Musicista (Kecskemét 1882 - Budapest 1967). Direttore del Consiglio dell'Accademia musicale, cui diede il suo valido contributo fino agli ultimi giorni di vita, K. è considerato il capo della moderna scuola nazionale ungherese e insieme a Bartók una delle personalità più rappresentative della vita musicale magiara del 20º secolo. Come compositore fu attivo con opere di ogni genere e pur passando attraverso ...
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Compositore e direttore d’orchestra ungherese (Odorheiu Secuiesc 1944 - Budapest 2024). La sua musica è contraddistinta da una grande teatralità (frutto dell’esperienza maturata in età giovanile scrivendo [...] sulla spazialità del suono attraverso l’impiego dell’elettronica e dell’amplificazione. A quattordici anni fu amesso da ZoltánKodály all’Accademia di musica di Budapest, dove si diplomò in composizione. Si trasferì quindi in Germania per iscriversi ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] maestri i cui nomi sono ormai tenuti dappertutto come i più significativi esponenti della loro patria: Béla Bartók e ZoltanKodály. Uniti tra loro in amicizia e collaborazione, essi percorsero in 10 anni, d'estate, l'intera Ungheria, raccogliendo con ...
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Musicista, nato a Szerb-Nagy-Szent-Miklós (ora Sânmiclauşul-Mare) il 25 marzo 1881, studiò musica dapprima sotto la guida della madre, indi pianoforte e armonia con László Erşel. A diciott'anni aveva già [...] schiettamente magiara, si dedica alla raccolta e alla pubblicazione del materiale folkloristico, avendo a collaboratore ZoltánKodály. Di questo materiale tematico è costituita buona parte della sua musica: appartengono al primo periodo della ...
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VERESS, Sándor
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Kolozsvár (Ungheria) il 1° febbraio 1907. Studiò all'Accademia musicale di Budapest, allievo per il pianoforte di Béla Bartók e per la composizione di [...] ZoltánKodály. Nel 1943 fu nominato prof. di composizione della stessa accademia. Dal 1950 è prof. di composizione al Conservatorio di Berna. Proseguendo nell'indirizzo musicale segnato da Bartók e da Kodály, ha scritto musiche in cui il richiamo al ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] un Grieg o d'un Sibelius, viene superato nelle salde costruzioni di Igor Stravinskij, di Manuel de Falla, dell'Ungherese ZoltánKodály, del Polacco K. Szymanowski, degli Svizzeri E. Bloch e A. Honegger, degl'Inglesi A. Bax e R. Waughan-Williams. Nomi ...
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Andrea Frova
Dodecafonia
«Musica est exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi» (Gottfried Leibniz)
Stockhausen e la musica del Novecento
di
5 dicembre 2007
Muore a Kurten, in Germania, [...] aggiungere Benjamin Britten, Carlos Chavez, Aaron Copland, George Gershwin, Arthur Honegger, Aram Il’yich Khachaturian, ZoltanKodály, Jacques Ibert, Charles Ives, Bohuslav Martinu, Olivier Messiaen, Darius Milhaud, Carl Orff, Manuel Maria Ponce ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] attingere liberamente per riplasmarla. L’opera di compositori e ricercatori come gli ungheresi Béla Bartók (1881-1945) e ZoltánKodály (1882-1967) si colloca sul crinale di questo atteggiamento, dato che i risultati dell’indagine etnomusicologica si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il folk music revival è stato in Europa un fenomeno complesso che ha attraversato tutto [...] e da un concetto di popolo-nazione di derivazione ottocentesca, trova in Ungheria con Béla Bartók (1881-1945) e ZoltánKodály (1882-1967) un’articolata realizzazione.
In Italia questa fase della riproposta del folklore vede all’opera studiosi e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] , si contamina la tradizione classica con elementi folklorici. Antonin Dvorák (1841-1904), Leós Janácek (1854-1928), ZóltanKodály, per certi aspetti persino Béla Bartók (1881-1945), incarnano la grandezza della “nazione” che attende di trovare ...
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