Ordigno di metallo, a scatto, con il quale si catturano animali selvatici. Ve ne sono di diversi tipi: a tavoletta, a esca, a uova per prendere soprattutto le faine, a filo per la cattura delle lontre, a palo per gli uccelli rapaci, con gabbia, attualmente in disuso. Per la cattura delle volpi la t. è formata generalmente da una morsa, con la superficie interna seghettata, tenuta chiusa per azione di una robusta molla. La t. si dispone aperta, forzando la molla mediante un opportuno fermo, che, mosso dalla zampa dell’animale, provoca lo scatto della molla. In Italia tali pratiche di cattura sono illegali. Un’altra t. ancora usata è quella per topi.