Taipei Città capitale di Taiwan (2.666.000 ab. nel 2017), situata all’estremità N dell’isola sulla riva destra del fiume Danshui, al centro di una fertile conca in cui sono presenti giacimenti auriferi e carboniferi. Costituisce una municipalità speciale (272 km2), amministrativamente separata dalla contea di T. (2053 km2 con 3.767.095 ab. nel 2007). Presenta aspetto moderno, con numerosi grattacieli, tra cui spicca il Taipei 101 (508 m, il secondo grattacielo più alto del mondo). Centro industriale fiorente, annovera tra i suoi stabilimenti quelli per la lavorazione del tè e del riso, acciaierie, vetrerie, industrie meccaniche, tessili, chimiche, elettrotecniche, della carta, informatiche e delle telecomunicazioni. Notevole è anche l’attività commerciale, che si svolge attraverso il porto fluviale di Keelung. È centro, oltre che amministrativo, anche culturale (università nazionale, biblioteche, orto botanico ecc.); il Museo del Palazzo Nazionale contiene una ricchissima collezione di arte antica e in particolare di dipinti provenienti dai Palazzi Imperiali di Pechino. È ben collegata con gli altri centri per mezzo di una ferrovia e di un’autostrada.
Fondata nel 1708 da immigrati cinesi del Fujian, divenne capitale dell’isola nel 1885, ma il suo moderno sviluppo si deve ai Giapponesi, che l’occuparono tra il 1895 e il 1945, periodo durante il quale avvenne la fusione dei tre quartieri di cui era costituita: Wanhua, il più antico, Dadaozheng, commerciale e industriale, e Zhengnai, amministrativo e residenziale. Nel 1949 vi si rifugiarono molti profughi della Repubblica Popolare di Cina e divenne sede del governo nazionalista cinese.