PARSONS, Talcott
Sociologo americano, nato a Colorado Springs, Colorado, il 13 dicembre 1902; ha studiato dapprima biologia e scienze naturali presso lo Amherst College, volgendosi quindi allo studio delle scienze sociali dopo alcuni anni trascorsi in Europa; dal 1924 al 1925 ha studiato presso la London School of Economics, con L. T. Hobhouse, M. Ginsberg, B. Malinowski; ha conseguito il dottorato presso l'università di Heidelberg nel 1927; dal 1927 docente di economia presso l'università Harvard; prof. ordinario presso la stessa università dal 1944.
Il pensiero del P. rappresenta oggi lo sforzo più compiuto e di più ampio respiro verso la riaffermazione dell'esigenza sistematica. Egli dichiara che lo scopo di The social system, il suo libro principale dal punto di vista dell'esposizione delle sue teorie originali, consiste essenzialmente nel portare a compimento il disegno di V. Pareto, ossia nel delineare "il sistema sociale come sistema". Il metodo, peraltro, cui il P. dichiara di voler attenersi non è quello paretiano, ossia "logico-sperimentale", bensì il metodo che dal P. viene definito come "analisi strutturale-funzionale". Questo metodo consiste essenzialmente nel ricavare, sulla base delle ricerche empiriche già condotte dai sociologi, una serie di quadri concettuali, che poi tutti confluiscono nella "teoria generale", capaci di orientare le ricerche particolari con riguardo sia alle strutture che ai processi, che hanno luogo all'interno dei "sistemi. sociali". Il punto di partenza del P. è dato dalla domanda concernente i "prerequisiti funzionali dei sistemi sociali". Egli procede quindi a rendere esplicita la sostanza di tali "sistemi sociali". La costruzione teoretica del P. è stata severamente criticata con riguardo alla sua tipica incomprensione delle funzioni, non necessariamente distruttive, del conflitto sociale. Considerare le conseguenze del conflitto sociale come pure e semplici manifestazioni patologiche, come sembra ritenere il P., significa indubbiamente misconoscere l'indiscutibile realtà dell'esperienza storica e limitare arbitrariamente l'analisi di un fenomeno assai complesso e di portata universale.
Opere principali: The structure of social action, New York 1937; Essays in sociological theory, pure and applied, Chicago 1949; 2ª ed., Chicago 1954; The social system, Chicago 1951; con R. F. Bales e James Olds e altri, Family socialization and interaction process, Chicago 1955; con N. J. Smelser, Economy and society, Londra 1956; con altri, Working papers in the theory of action, Chicago 1953.