TANTRA
. I Tantra "libri", testi canonici dei Śākta (setta adoratrice di Durgā o Kālī o Pārvatī, la moglie di Śiva), contengono la sistemazione teologica e filosofica dell'induismo e costituiscono una copiosa e assai antica letteratura, i cui primi documenti non risalgono, tuttavia, oltre il sec. V d. C. Con la denominazione di tantrismo s'indica quella fase dell'induismo che trova la sua più ampia espressione appunto nei Tantra.
I Tantra dovrebbero, per fine prestabilito, trattare, a somiglianza dei Purāṇa, dei cinque grandi oggetti: 1. 2. creazione e distruzione del mondo; 3. culto degli dei; 4. conseguimento di forze soprannaturali; 5. unione con lo Spirito Supremo; ma in realtà sviluppano principalmente gli ultimi due e particolarissimamente il quarto, con un contenuto fatto di mistica, di rituale, di medicina, di norme di vita pratica e sopra tutto di magia. Sono in forma di dialogo tra un dio e la sua sakti (forza femminile) e per lo più tra Śiva, da cui sarebbero stati rivelati, e la moglie Durgā ed espongono (quale frutto non di fantasia popolare, ma di dotta e raffinata elaborazione) cerimonie relative al culto delle due divinità ricordate, prescrizioni alle quali spesso non sono estranee oscenità e orgie; formule magiche, rivolte principalmente a divinità femminili; sillabe misteriose, nelle quali si racchiude il nucleo o la forza naturale delle formule magiche; dichiarazioni del significato misterioso delle lettere dell'alfabeto; descrizione di amuleti, "di diagrammi, di misteriosi aggrovigliamenti delle dita", ecc.
Il Buddhismo non rimase scevro dalla tendenza tantrica: alcuni suoi testi, difatti, chiamati appunto Tantra, ce lo fanno apparire (ultima e tarda sua degenerazione sviluppatasi nel Tibet non prima del 1260 d. C.) un indirizzo pratico, consistente in un misto di credenze in divinità e in spiriti, accompagnate da riti magici, rivestiti di concetti buddhistici, nell'intento di fare raggiungere al fedele la meta di perfezione che lo conduca allo stato di Buddha.
Bibl.: A. S. Geden, Tantras, e L. de la Vallée-Poussin, Tantrism, in Hastings, Encyclopaedia of religion and ethics, XII, Edimburgo 1921; J. G. Woodroffe, Creation as explained in the Tantra, Londra 1921; id., Shakti and Shakta, 2a ed., ivi 1921; id., The world as power, voll. 5 (il IV e il V con P. N. Mukhyopadhyaya), ivi 1922; H. v. Glasenapp, Der Hinduismus. Religion und Gesellschaft im heutigen Indien, Monaco 1922, p. 201 segg.