tatto
Segnali al cervello partiti dalla pelle
Il tatto è il senso che permette di riconoscere le caratteristiche – forma, durezza, morbidezza, ruvidezza, e così via – degli oggetti che vengono a contatto con il nostro corpo. La pelle contiene infatti speciali fibre nervose che reagiscono alle variazioni di pressione. Attraverso il tatto percepiamo anche il caldo, il freddo e il dolore
Spesso abbiamo potuto constatare che le mani ‘vedono’, per esempio giocando a mosca cieca o cercando un oggetto in un cassetto. Il tatto è la sensazione che si sviluppa quando la superficie corporea viene a contatto con gli oggetti che la deformano, anche se soltanto in un punto piccolissimo. Infatti la parte più superficiale della pelle, detta epidermide, contiene una rete molto fitta di fibre nervose libere, appunto i recettori, che percepiscono i cambiamenti di pressione, cioè lo stimolo meccanico del tatto. In alcuni tipi di recettori, le fibre nervose sono ricoperte da minutissime capsule e formano corpuscoli, per esempio il corpuscolo di Pacini, costituito da una fibra nervosa ricoperta (similmente a una cipolla) da numerosi strati di cellule appiattite.
Il numero delle fibre libere o dei corpuscoli aumenta particolarmente in quelle regioni che presentano una maggiore sensibilità, soprattutto quelle prive di peli come il palmo delle mani o i polpastrelli delle dita, dove abbondano i corpuscoli di Pacini. Nei non vedenti la sensibilità tattile dei polpastrelli delle mani si sviluppa in maniera particolare, cosicché possono leggere scritte in rilievo con il metodo Braille.
Anche negli animali sono presenti recettori per il tatto; se ne trovano per esempio nei tentacoli del polpo.
Una caratteristica di molti recettori tattili è la loro capacità di adattamento, che può essere rapida o lenta. L’adattamento consiste nella temporanea perdita di sensibilità se lo stimolo è prolungato. Questa caratteristica ci consente di sopportare la stimolazione tattile sulla pianta del piede quando stiamo alzati molto a lungo, oppure il contatto con i vestiti.
Il tatto è una delle componenti del sistema sensitivo, che mette in relazione l’organismo con l’ambiente esterno. Le altre componenti, sempre costituite da fibre nervose e da corpuscoli della pelle, sono la sensibilità dolorifica e la sensibilità al caldo e al freddo. Queste sensazioni elementari vengono combinate tra di loro per generare esperienze sensoriali più complesse.
Le informazioni tattili, combinandosi con le informazioni che arrivano dai muscoli, ci fanno così percepire la forma tridimensionale degli oggetti.
Le fibre sensitive presenti nella pelle derivano da cellule nervose contenute in piccole masse – i gangli sensitivi – associate ai nervi del midollo spinale. Queste cellule hanno un prolungamento nervoso che entra nel midollo spinale, da dove le informazioni tattili vengono trasferite rapidamente, attraverso tappe successive, fino alla corteccia cerebrale sensitiva (cervello). In questo modo l’organismo può rispondere in fretta e bene a uno stimolo tattile, per esempio, allontanare il dito da un oggetto pungente.
Un’altra caratteristica del tatto è che le informazioni viaggiano dalla periferia alla corteccia cerebrale mantenendo un’organizzazione topografica molto precisa e legata alla diversa sensibilità delle varie porzioni del nostro corpo. Nella parte sensitiva della corteccia cerebrale, le diverse parti del corpo sono così rappresentate in modo ordinato, e le aree provviste di più elevata sensibilità, come la lingua e le mani, risultano più estese.
Il sistema di lettura per non vedenti fu inventato dal francese Louis Braille nella prima metà dell’Ottocento. Braille divenne cieco a 10 anni in seguito a un incidente e frequentò una scuola per non vedenti a Parigi che utilizzava un complesso e costoso metodo basato su lettere in rilievo. Giovanissimo, Braille inventò un metodo basato su una matrice a 6 posizioni in cui sono disposti punti in rilievo che, a seconda della loro disposizione, corrispondono alle lettere dell’alfabeto. Basandosi sullo stesso principio, Braille perfezionò anche sistemi di lettura matematica e musicale (egli stesso era un ottimo musicista).