Teatro delle albe
– Compagnia teatrale fondata nel 1983 dal regista e drammaturgo Marco Martinelli (n. Reggio nell’Emilia 1956), da sua moglie Ermanna Montanari, e da Luigi Dadina e Marcella Nonni. Nel percorso artistico si intrecciano avanguardia, tradizione teatrale e cultura popolare; al centro del lavoro del regista e della compagnia vi sono: commistioni di generi; riscritture di testi classici (I ventidue infortuni di Mor Arlecchino, 1993; L’isola di Alcina, 2000, sui poemi cavallereschi rinascimentali; Baldus, riscrittura per lampi da Teofilo Folengo, 2000; e l’originalissima versione di Sogno di una notte di mezza estate, ‘riscrittura in giù’ da W. Shakespeare, 2002); messinscene di operazioni drammatugiche curate dallo stesso Martinelli (All’inferno, 1996) o di autori contemporanei; la vocazione ad aprire la collaborazione all’Africa (avvalendosi di attori senegalesi) e a progetti che si occupano di attualità. Per l’attività svolta la compagnia ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dopo i primi spettacoli (Mondi paralleli, 1983; Imballaggio,1987, azione di teatro in strada; la commedia nera Ruh. Romagna più Africa uguale, 1988), nel 1991 Martinelli è stato nominato direttore artistico di Ravenna teatro (Teatro stabile di innovazione) e ha diretto, fra gli altri spettacoli, I refrattari (1992; 2003) e Incantati (1994). Dal 1998 è iniziato uno studio su A. Jarry che si è andato articolando e arricchendo nel corso degli anni: da una prima stesura dell’irriducibile Ubu (I polacchi, 1998), ambientata in una Polonia immaginaria, contro la stupidità di ogni potente, alla seconda messinscena in chiave afro-romagnola con un coro di giovanissimi (2004), e infine al riallestimento dello storico spettacolo, con un coro di adolescenti africani (2005) al Museo di arte contemporanea di Chicago, che è stato documentato nel video Mighty mighty Ubu (2006). Sempre sul lavoro di Jarry nel 2008, in occasione dell’uscita del saggio Suburbia, sono stati rappresentati i video Ubu buur (2007), che racconta l’esperienza vissuta dalla compagnia nella costruzione dello spettacolo omonimo a Diol Kadd (Senegal), e Ubu sotto tiro, che ripercorre l’esperienza del progetto Arrevuoto con i ragazzi di Napoli e Scampia; Museum historiae Ubuniversalis, un omaggio alla macchina drammaturgica de I polacchi. Nel 2006 sono stati proposti Sterminio e Leben (premio Ubu 2007 come miglior regia a Martinelli), entrambi di W. Schwab, sull’ineluttabilità del male. Il lavoro di laboratorio con i giovani dei licei, la ‘non-scuola’, nel 2006 è approdato a Napoli e si è fuso con l’esperienza di Punta corsara. Nel 2010 due spettacoli sono stati dedicati alla figura di Molière e alla sua opera (detto Molière e L’avaro, dove il ruolo principale è stato interpretato da Montanari); sempre nel 2010, nell’ambito del trittico ideato dalla compagnia, sono andati in scena Cercatori di tracce, da Sofocle (dal laboratorio con cinquanta ragazzi tunisini e siciliani), e Rumore di acque (già andato in scena nel 1985), un monologo scenico fatto di intense risonanze poetiche sulla disperazione dei migranti.