TEHUELCHE
. Con questo nome, che significa "uomini del Sud", gli Araucani chiamavano i Patagoni (per l'etnologia, vedi patagonia: Le popolazioni indigene).
Lingua. - Il Tehuelche o Tsoneca forma, secondo R. LehmannNitsche, il ramo patagonico della famiglia linguistica Čon, il cui secondo ramo, o fuegino, è costituito invece dall'Ona (cfr. fuegini, XVI, p. 150). Il Tehuelche non possiede distinzioni di genere; i numeri sono tre (sing., duale, plurale), ma il duale si trova solo nei pronomi e nel verbo la cui coniugazione è formata suffiggendo elementi pronominali. Il genitivo viene formato o premettendo la particella dai o posponendo ka; per es.: dai ya-ñko "di mio padre", kaul ka yepr "di cavallo carne". I rapporti locali vengono indicati con posposizioni; per es.: mḥau-aè yipaiken "nella tua tenda (è) il mio coltello". I possessivi sono prefissi ai nomi cui si riferiscono; per es.: yj-paiken "il mio coltello", m-paiken "il tuo coltello", d-paiken "il suo coltello", uk-paiken "il coltello di noi due", ecc. Vi sono due tipi di coniugazione, l'uno soggettivo e l'altro oggettivo. Nel primo, che si usa quando l'oggetto non è espresso, si suffigge -èko alla radice nella forma positiva, e -ma nella interrogativa e si prefiggono i pronomi soggetti; p. es.: yi-pāli-èko "io ho fame", m-pāli-èko "tu hai fame", yi-pāli-ma "ho io fame?", m-pāli-ma "hai tu fame?", ecc. Nel secondo tipo (oggettivo) si usano gli stessi prefissi personali e gli stessi suffissi, ma s'incorpora l'oggetto (sia esso pronome o sostantivo); per es.: yi-m-yo-èko "io ti odo" (accanto a yi-yo-èko "io odo", dalla radice yo "udire").
Bibl.: Th. Schmid, Vocabulary and rudiment of Grammar of the Tsoneca language, Bristol 1860; Two linguistic treatise on the Patagonian or Tehuelche language edited with and introduction by R. Lehmann-Nitsche, Buenos Aires 1910; R. de la Grasserie, De la langue Tehuelche, Stoccarda 1906 (XIV. Intern. Amerikanistenkongress, pp. 611-47); R. Lehmann-Nitsche, El grupo lingüistico Tshon en los territorios magallánicos, in Revista del Museo de La Plata, XXII (1914), pp. 217-276.