Uomo politico e geografo ungherese (Budapest 1879 - ivi 1941). Deputato dal 1905, ministro degli Esteri e presidente del Consiglio nel 1920, si batté per la revisione del trattato del Trianon, e l'anno seguente, dopo il tentativo di restaurazione asburgica, si dimise. Tornò al governo nel 1938 come ministro dell'Istruzione. Nuovamente presidente del Consiglio nel 1939, appoggiò l'espansione a oriente della Germania hitleriana, annettendo, con lo smembramento della Cecoslovacchia, la Rutenia subcarpatica (marzo 1939), e acquisendo, con il secondo arbitrato di Vienna (ag. 1940), la Transilvania settentrionale dalla Romania. Contrario alla partecipazione dell'Ungheria all'invasione tedesca della Iugoslavia, con la quale aveva firmato un trattato di amicizia nel 1940, si suicidò il 3 apr. 1941. Prof. di geografia economica nell'univ. di Budapest dal 1919, pubblicò pregevoli studî di storia del pensiero geografico, di storia della cartografia giapponese, di geografia politica (con speciale attenzione ai problemi delle minoranze), di geografia economica. Di particolare interesse la sua Carte ethnographique de la Hongrie construite en accordance avec la densité de population (1919).