Figlio (m. 536) di Amalafreda, sorella di Teodorico; avido di ricchezze e ambizioso, durante il governo della cugina Amalasunta entrò in trattative con Bisanzio, contro i suoi. Amalasunta, mortole giovinetto il figlio Atalarico, accettò di dividere la responsabilità del regno col cugino, ultimo degli Amali, riservandosi l'esercizio del potere; T. però la depose e, esiliatala in un'isoletta del Lago di Bolsena, la fece strangolare (535). Giustiniano, vistosi offerto il pretesto, inviò Belisario con un esercito; T. dapprima cercò di aprire trattative anche attraverso l'intervento di papa Agapito I; ma nel frattempo Belisario occupò Napoli e i Goti, sdegnati per la viltà del loro re, acclamarono in sua vece il vecchio Vitige; T. fu ucciso mentre fuggiva verso Ravenna.