Moglie (n. 502 circa - m. 548) di Giustiniano I. Di umili origini, fu nella sua prima giovinezza mima e forse cortigiana. Giustiniano la conobbe intorno al 522 e, affascinato dalla sua bellezza e dalla sua intelligenza, riuscì a superare le difficoltà che si frapponevano alle nozze, celebrate nel 525. Due anni dopo, essendo morto Giustino, T. salì sul trono con Giustiniano, esercitando un'influenza considerevole e qualche volta decisiva negli affari dello stato. Ebbe una prima occasione di dimostrare la sua energia durante la rivolta di Nika del gennaio 532, quando, sentendosi Giustiniano ormai perduto, T. impedì all'imperatore di accettare il suggerimento dei ministri e dei generali che consigliavano la fuga e diede modo a Belisario di riprendere il controllo dell'esercito. T. non riuscì a imporsi solo in campo politico: sostenitrice del monofisismo, per tutta la vita essa si adoperò non solo a mitigare i rigori della persecuzione contro i suoi correligionarî, ma anche a farne trionfare la dottrina promuovendo dei monofisiti alle sedi patriarcali d'Oriente. Ma Giustiniano rimase fermo nel suo programma politico-religioso, che mirava a raggiungere l'unità della Chiesa in tutto l'Impero sulla base della dottrina ortodossa e dell'accordo col papato.