Pittore greco (seconda metà 4º sec. a. C.); Quintiliano ne ricorda le "fantasie". Fra i suoi quadri sono nominati un Tamiri citaredo, un Oreste furente, e un oplita che si slancia contro il nemico. In Roma, nei portici di Filippo, era conservato un ciclo pittorico di T. sulla guerra troiana; di tale ciclo si sono visti riflessi in pitture pompeiane.