(o Termopile; gr. Θερμοπύλαι) Passo fra la Tessaglia e la Grecia centrale fra il Monte Eta e il Golfo Maliaco, dove i Greci, nel 480 a.C., tentarono di fermare l’esercito di Serse. Le forze peloponnesiache, 4000 opliti compresi i 300 del re spartano Leonida, resistettero agli attacchi frontali di Serse che disponeva di truppe quantitativamente assai superiori; quando i Persiani aggirarono le posizioni greche e i Greci abbandonarono il passo, rimasero i 300 di Leonida, che morirono sul posto non tanto per conseguire apprezzabili risultati militari, quanto per salvare l’onore degli Spartani; secondo quanto riporta Erodoto, insieme a loro vi erano guerrieri tespiesi e un contingente di Tebani, questi ultimi costretti a combattere contro i Persiani in quanto ostaggi di Sparta.
Nel 279 a.C. i Greci tentarono di fermare alle T. i Galli, guidati da Brenno, in numero superiore ai 20.000 Greci inviati dai popoli della Grecia centrale. Dopo un primo succeso, i Greci, aggirati alle spalle da Brenno attraverso i passi montani dell’Eta, riuscirono a porsi in salvo sulle triremi ateniesi ancorate nel Golfo Maliaco.
Per la terza volta le T. furono difese nel 191 a.C. dal re Antioco III di Siria con il suo esercito, affiancato dagli Etoli, contro il console romano Manio Acilio Glabrione. I Siriaci furono battuti, Antioco fuggì in Asia, i Romani in seguito alla vittoria divennero virtualmente padroni della penisola greca.
In età moderna, durante la guerra per l’indipendenza della Grecia, gli Ottomani si avventurarono (1821) per la stretta delle T., dove li attendevano i Greci; sopraffatti, dovettero ritirarsi.
Durante la Seconda guerra mondiale, alle T. truppe greche e neozelandesi opposero resistenza all’avanzata di quelle tedesche (1941).