TESTA DI PONTE
PONTE Fortificazione permanente o di circostanza stabilita oltre un importante corso d'acqua (e cioè sulla sponda di arrivo) per proteggere il passaggio di truppe.
Dietro il corso d'acqua un esercito può organizzare una difesa relativamente facile, con lo scopo, sia di obbligare il nemico a sospendere operazioni offensive, sia di guadagnare tempo, al fine di coprire una ritirata, o anche, spesso, per preparare, in relativa sicurezza, lo sviluppo di combinazioni di manovra. In queste operazioni l'elemento strategico è predominante.
Quanto alle azioni tattiche che si possono svolgere a cavallo dei grandi fiumi, esse tendono principalmente a contendere al nemico il passaggio, ad agevolare il proprio passaggio in presenza del nemico, ad eseguire il passaggio in movimento retrogrado.
I punti sui quali esistono ponti stabili o sono stati gettati ponti di circostanza hanno maggior valore, e devono, per conseguenza, essere difesi con una cura tutta particolare. A tal fine si organizzano appunto trinceramenti, chiamati nel loro insieme testa di ponte. Quando il sistema serve ad agevolare il movimento in avanti, esso prende il nome di testa di ponte di manovra; quando deve garantire un movimento retrogrado vien denominato testa di ponte di ritirata. Tanto le une quanto le altre opere possono essere semplici o doppie, a seconda che i lavori vengono eseguiti su una sola riva o - nei casi in cui interessi assicurarsi il movimento in entrambe le direzioni - sulle due rive. I lavori variano di mole in relazione con l'importanza delle operazioni militari e si distinguono in: teste di ponte piccole, costruite per contenere piccoli presidî di fanteria; teste di ponte medie, quando il complesso dei lavori è tale da ospitare un'intera divisione; teste di ponte grandi - opere in generale di fortificazione permanente - costruite per appoggiare le maggiori unità nell'azione tattica, strategica e logistica.
Quando si tratta di organizzare una testa di ponte che deve coprire uno o più ponti militari, è necessario, nel gittamento di questi, scegliere possibilmente un tratto di fiume, dove il tracciato sia concavo verso il nemico. Si ha così il vantaggio di fiancheggiare efficacemente queste difese e battere il terreno circostante con tiri effettuati dalla riva di partenza, sponda questa che si trova ad essere sempre dominante rispetto all'altra. Con una tale scelta si ottiene anche il vantaggio di dare un minore sviluppo alle difese che costituiscono la testa di ponte. A seconda del tempo e del materiale a disposizione, si fissa l'andamento della linea esterna dell'opera fortificatoria opportunamente adattata al terreno e in modo che risulti convessa verso il nemico. Sulla riva si costruiscono elementi di trincea e postazioni per mitragliatrici.
Nell'organizzazione di una testa di ponte di manovra, maggiore cura deve esser data alla costituzione del margine della striscia di combattimento. Per impedire al nemico di ostacolare il passaggio attraverso i ponti con tiri di artiglieria e per avere uno spazio che permetta lo schieramento delle truppe, il margine della striscia di combattimento, costituita da capisaldi e cortine difensive, deve avere una distanza tale dai ponti, da escludere la possibilità che possano essere battuti efficacemente dall'artiglieria avversaria. Alla striscia di combattimento segue la striscia dei rincalzi e quella delle riserve. Dietro la striscia di combattimento sono predisposte opportune postazioni d'artiglieria; altre batterie sono stabilite sulla riva amica con compito di fiancheggiamento.
Davanti a ogni ponte si costruiscono piccoli elementi di trincea appoggiati al corso d'acqua a immediata protezione del ponte. Il corso d'acqua a monte dei ponti viene sbarrato allo scopo di arrestare le torpedini galleggianti eventualmente messe in acqua dal nemico per distruggere i ponti stessi.
Nell'organizzazione delle teste di ponte di ritirata necessità tattiche consigliano un raddoppio della striscia di combattimento nella zona intermedia fra questa e la striscia dei rincalzi, e un raddoppio della striscia dei rincalzi nella zona intermedia fra questa e la striscia delle riserve. Postazioni di artiglieria e di mitragliatrici sono preventivamente sistemate sulla riva amica, in posizioni convenienti per tenere sotto il fuoco il terreno abbandonato dalle truppe di difesa e ostacolare al nemico la presa di possesso dell'opera. Sono infine predisposti con ogni cura i lavori per le interruzioni stradali e per la rovina completa dei ponti.
Le teste di ponte doppie sono costituite, sulle due rive, come due teste di ponte semplici accoppiate.