ADORNO, Theodor (nome reale Theodor Wiesengrund; Adorno è il cognome della madre)
Filosofo e critico musicale, nato a Francoforte sul Meno l'11 settembre 1903. Studiò a Francoforte e a Vienna, dove ebbe come insegnanti di musica Alban Berg ed Eduard Steuermann. Fu redattore dell'Anbruch viennese dal 1928 al 1931 ed insegnò poi filosofia all'università di Francoforte. Si legò fin dalla sua fondazione, con l'Institut für Sozialforschung di Francoforte, che attualmente dirige insieme con Max Horkheimer. Emigrato, dal 1934 al 1937, in Gran Bretagna, presso il Merton College di Oxford, si trasferì, insieme con l'Institut für Sozialforschung, negli S.U.A., dapprima risiedendo a New York, quindi a Princeton, ove partecipò al Princeton Radio Research Project; nel 1941 si stabilì a Los Angeles; tornato in Europa nel 1949, ha ripreso l'insegnamento presso l'università di Francoforte. In questa università è professore ordinario dal 1956. Il suo primo libro fu lo studio Kirkegaard. Konstruktion des Aesthetischen (Tubinga 1933). Quattordici anni dopo apparve la sua Dialektik der Aufklärung (Amsterdam 1947), scritta in collaborazione con Max Horkheimer, in cui è esposta una concezione sociologica che è alla base anche dei notissimi volumi di argomento musicale Philosophie der neuen Musik (Tubinga 1949; trad. ital. di G. Manzoni, con introduzione di L. Rognoni, Torino 1959) e Dissonanzen (Gottinga 1958; trad. ital. e introduzione di G. Manzoni, Milano 1959).
Il processo di industrializzazione di ogni aspetto della vita sociale del nostro tempo porta, secondo A., ad una crescente e ineluttabile alienazione della soggettività dell'artista alle richieste livellatrici della cultura industrializzata; tale alienazione è studiata in rapporto ai principali fenomeni musicali contemporanei. Nel pensiero di A. confluiscono varî filoni e diverse esperienze. È presente, come motivo di fondo, l'influenza marxistica, soprattutto assorbita attraverso l'opera critica di Georg Lukàcs. Ma vanno anche ricordati i contributi della tradizione hegeliana ortodossa insieme con l'influsso, onnipresente, del pensiero di Freud. In quanto riconduce tutte le proprie analisi ad una ricerca intorno al significato profondo del nostro tempo, così come è possibile coglierlo nella musica dodecafonica, nell'arte astratta o nel tipo di tecniche produttive prevalenti, A. può a ragione venir considerato un moralista e nello stesso tempo un sociologo della cultura, nel senso proprio del termine. Fra gli altri scritti di A. figurano: Noten zu Literatur (Berlino 1948); Authoritarian personality (in collab. con altri, New York 1950), Minima moralia (Berlino 1951; trad. ital., Torino 1954); Versuch über Wagner (Berlino 1952); Prismen. Kulturkritik und Gesellschaft (Berlino, Francoforte sul Meno 1955); Aspekte der Hegelschen Philosophie (Berlino, Francoforte sul Meno 1957). A. fu anche il consigliere musicale di Thomas Mann durante la stesura del Doktor Faustus.
Bibl.: T. Mann, Die Entstehung des Doktor Faustus. Roman eines Romans, Amsterdam 1949; G. Vigolo, Un filosofo della musica contemporanea: Th. W. A., in L'approdo letterario, V (luglio-settembre 1959), pp. 32-40.