Uomo politico francese (Pamiers, Ariège, 1858 - Nizza 1923). Seguace di Gambetta, entrò alla Camera francese nel 1889, nel 1893 fu sottosegretario alle Colonie, poi (1898-1905) tenne il ministero degli Esteri. Convinto assertore della rivincita sulla Germania, riavvicinò la Francia all'Inghilterra, liquidando il grave incidente coloniale di Fāshōda; concluse con l'Italia gli accordi del 1900 e 1902 (accordo D.-Prinetti) per cui la Francia si disinteressava della Tripolitania e l'Italia del Marocco e i due stati s'impegnavano alla neutralità in caso che uno fosse attaccato senza provocazione. Tale politica culminò negli accordi del 1904 con l'Inghilterra, che regolando le contese coloniali gettarono le basi per una cooperazione in Europa. Nel 1905, in piena crisi internazionale per il Marocco, D. fu costretto a dimettersi per un aperto ultimatum tedesco. Fu poi ministro della Marina (1911-13), ambasciatore a Pietroburgo (1913-14) e nuovamente ministro degli Esteri (1914-15).