PIKETTY, Thomas
Economista francese, nato a Clichy il 7 maggio 1971. La pubblicazione del suo Le capital au XXIe siècle (2013; trad. it. 2014), divenuto rapidamente un best seller internazionale, lo ha reso uno dei più influenti esperti del suo settore.
Dopo gli studi di matematica ed economia alla École normale supérieure (ENS) ha conseguito il dottorato (1993) alla London school of economics. Assistant professor nel Dipartimento di economia del Massachusetts institute of technology (1993-95), dal 1995 ricercatore del Centre national de la recherche scientifique e dal 2000 professorepresso l’École des hautes études en sciences sociales, primo preside (2006) della École d’économie di Parigi, vi insegna inoltre economia. È membro del comitato scientifico dell’associazione À gauche en Europe, fondata dal Michel Rocard e Dominique Strauss-Kahn. Nel 2002 ha vinto il Prix du meilleur jeune économiste de France e nel 2013 il premio Yrjö Jahnsson, concesso agli economisti europei con meno di 45 anni che hanno contribuito alla ricerca economica pura. Specializzato nello studio delle diseguaglianze economiche e della distribuzione della ricchezza, a questo tema ha dedicato vari saggi, tra i quali: L’économie des inégalités (1997, 20157), Fiscalité et redistribution sociale dans la France du XXe siècle (in M. Levy-Leboyer, M. Lescure, A. Plessis, L’impôt en France aux XIXe et XXe siècles, 2006), Pour un nouveau système de retraite. Des comp tes individuels de cotisations financés par répartition (con Antoine Bozio, 2008). Nel suo Le capital au XXIe siècle rileva, attraverso un’analisi di dati fiscali, come il sistema del libero mercato abbia una tendenza naturale all’incremento della concentrazione della ricchezza, e come nei Paesi sviluppati il tasso di rendimento del capitale sia stato costantemente più alto rispetto al tasso di crescita del prodotto interno lordo. La conseguenza di una crescita economica minore della rendita, per P. rafforza nel lungo periodo le ineguaglianze del reddito, da contrastare attraverso forme di tassazione progressiva dei patrimoni. Pri ma suo sostenitore, è stato poi fortemente critico nei confronti del presidente François Hollande con l’accusa di non aver realizzato una seria riforma fiscale. P. è opinioni-sta del quotidiano francese «Libération».