TELFORD, Thomas
Ingegnere, nato a Westerkirk, un villaggio nell'Eskdale (Dumfriesshire), il 9 agosto 1757, morto a Londra il 2 settembre 1834. Figlio di un pastore e rimasto orfano del padre in tenerissima età, si occupò da ragazzo in lavori campestri, frequentando al tempo stesso la scuola parrocchiale di Westerkirk. A quindici anni imparò il mestiere del muratore a Langholm. Qui ebbe anche modo di coltivare la sua tendenza alle lettere, frequentando una piccola biblioteca privata e scrivendo versi che pubblicò nel Poetical Museum e nel Weekly Magazine. Nel 1780 si trasferì a Edimburgo, dove lavorò alle costruzioni edilizie della cìttà nuova, e nel 1782 a Londra dove fu occupato alla costruzione della Somerset House. Nel tempo libero si dedicava allo studio dell'ingegneria e riuscì ben presto a formarsi una solida cultura. Aiutato da sir William Pulteney, fu assunto come ispettore dei lavori pubblici nello Shropshire e, nel 1793, fu incaricato della costruzione del canale di Ellesmere, a congiunzione della Mersey, del Dee e del Severn, e che rappresentava il maggior lavoro allora in corso in Inghilterra. Per tale opera costruì i due grandiosi ponti-canali sulla vallata di Ceiriog a Chirk (1796-1801) e sul Dee a Pont-y-Cysyllte (1795-1805). Nel 1804 fu approvato un suo piano di lavori nella Scozia, che egli fu incaricato di eseguire, comprendente l'apertura del Canale di Caledonia, terminato nel 1822, la costruzione di 920 miglia di strade con 120 ponti e l'ampliamento e l'approfondimento di porti, quali Aberdeen e Dundee. Nel 1808-10 progettò per il governo svedese il Canale di Göta, tra il Baltico e il Mare del Nord. Costruì una vasta rete stradale nel Galles, che importò la costruzione del grandioso ponte sospeso sullo stretto di Menai (1819-26), con una portata di 550 piedi, che costituì in quel tempo il maggior esempio di tale tipo di ponte. Un ponte di simile struttura costruì nel 1826 sull'estuario del Conway. Tra le altre sue opere ricordiamo i ponti di Tewkesbury (1826) e di Gloucester (1828), i docks di S. Caterina a Londra (1828) e il ponte sulla Clyde a Glasgow, ultimato dopo la sua morte (1835). Introdusse nell'uso un nuovo tipo di pavimentazione stradale, costituito da una massicciata in pietrame aggiustato a mano e battuto e ricoperta superiormente da un'inghiaiata, e che rappresentò un notevole perfezionamento sui tipi allora in uso. Fu membro della Royal Society di Londra e di Edimburgo, uno dei fondatori e il primo presidente dell'Institute of Civil Engineers. Il re di Svezia lo insignì dell'ordine di Gustavo Vasa.
Bibl.: S. Smiles, Lives of the engineers, Londra 1905.