CORUNCANIO, Tiberio
Uomo politico e giureconsulto romano del sec. III a. C. Console nel 280 con P. Valerio Levino, e inviato con un esercito in Etruria, fu richiamato d'urgenza a difendere Eraclea dopo che il collega vi fu battuto nella sanguinosa battaglia contro Pirro. Nel 254, primo di stirpe plebea, divenne pontefice massimo, e con questa sua carica sono connessi i principali ricordi che abbiamo di lui, spesso citato con alta ammirazione e lode da Cicerone; la sua particolare importanza sta nell'avere dato pubblicità e accessibilità, con i suoi responsi a libere consultazioni, alla giurisprudenza romana, compiendone la liberazione dal monopolio pontificale iniziata da Appio Claudio Cieco.
Bibl.: P. Jörs, Römische Rechtswissenschaft für Zeit der Republik, Berlino 1888, p. 73 segg.; Jörs e Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, colonne 1663-65.