timo Nome comune di varie specie del genere Thymus, famiglia Lamiacee, comprendente piccoli arbusti dall’odore intenso; hanno foglie da lineari a obovate, bianco-tomentose di sotto, fiori rosei disposti in spicastri brevi, simili a capolini. Sono comuni in luoghi aridi e sassosi, nella regione mediterranea o in quella prealpina e alpina; sono diffusamente coltivati come piante per aromatizzare le vivande e per estrarne l’essenza.
L’olio (o essenza) di t. è un olio essenziale ottenuto per distillazione, in corrente di vapore, delle sommità fiorite del t., che ne danno 0,4-1,5% circa. Si distinguono diverse varietà a seconda del grado di depurazione: l’olio non rettificato è di colore rosso bruno sporco; quello rettificato è incolore, giallognolo o debolmente rossastro. L’olio di t. ha sapore aspro e aromatico, e odore marcato e gradevole; è costituito da timolo e carvacrolo (in quantità assai variabile), e da terpeni e derivati terpenici. Si usa in profumeria e in saponeria; è dotato di proprietà antisettiche e anche antispasmodiche.