TIRAS (Tyras, Τύρας)
Città sulla sponda nord-occidentale del Ponto Eusino presso la foce del fiume dello stesso nome, oggi Dnestr. Fu fondata alla metà del sec. VII a. C. dai Milesî; talvolta è ricordata col nome di Ophiussa, che forse era il vero suo nome originario o il nome della località, prima che essa prendesse lo stesso nome del fiume.
Sulla base di un testo mutilo si è supposto che Tiras nel 444 a. C. fosse entrata a far parte della confederazione di Delo, ma la cosa non è certa. Fiorì nel sec. IV e nel III, in grazia soprattutto della coltura dei campi, dei prodotti della pesca e della pastorizia, come ci testimoniano le monete coniate in quel periodo, fino a che ebbe a soffrire dalla pressione dei Sarmati. Fu forse sottomessa da Mitridate. I Geti nel 50 a. C. la danneggiarono gravemente e non risorse che in periodo romano, sotto Claudio, quando entrò a far parte della Mesia inferiore: l'anno 56 d. C. è indicato nelle iscrizioni come l'inizio di una nuova era della città. Coniò nuovamente monete dal tempo di Domiziano a quello di Alessandro Severo, quando nel 238 fu presa dai Goti. Risorse nel Medioevo con Cetatea-Albă (v.).
Nella località sono stati eseguiti in varî tempi scavi, che hanno rimesso in luce resti di edifici, tombe, iscrizioni e oggetti diversi, depositati ora nei musei di Odessa e di Cetatea-Albă.
Bibl.: E. H. Minns, Scythians and Greeks, Cambridge 1913, p. 445 segg.; P. Nicorescu, Scavi e scoperte a Tyras, in Ephemeris Daco-Romana, II (1924), p. 378 segg., ecc.