TOGO (XXXIII, p. 968; App. III, 11, p. 958)
Popolazione. - La popolazione togolese è di 2,35 milioni di ab. (1977) che si distribuiscono su un territorio di 56.600 km2 con una densità media di 40 ab. per km2, assai alta per l'Africa, che però si ripartisce irregolarmente. Accanto ad alte densità nelle zone meridionali, nord occidentali e centrali (attorno a Sokodé e lungo la ferrovia da Lomé verso nord), troviamo distretti con non più di 5-6 ab./km2. Il tasso d'incremento demografico si aggira sul 26‰, intorno alla media dei paesi vicini. La popolazione di Lomé si avvicina a 230.000 abitanti, la seconda città (Sokodé) non raggiunge i 30.000; la bassa percentuale di popolazione urbana (intorno al 15%) e la relativamente elevata popolazione della capitale testimoniano uno sviluppo urbano di tipo prettamente coloniale.
Economia.- Il T. è assai arretrato dal punto di vista economico e non gode della prosperità, se pur relativa, di altri stati costieri dell'Africa occidentale: il reddito lordo pro capite è di 230 dollari SUA (1976). L'agricoltura occupa il 70% della popolazione attiva ed è caratterizzata dall'essere ben poco interessata ai prodotti di esportazione: quasi l'80% delle superfici coltivate sono occupate dalle colture di sussistenza. Ciò è dovuto alla densità di popolazione relativamente elevata per cui le piantagioni sono confinate nelle zone meno abitate e meno produttive, mentre si hanno colture intensive destinate al mercato locale nelle altre (soprattutto a sud, dove il clima è più umido).
Queste ultime produzioni riguardano: mais, riso, sorgo, miglio, manioca, batata e arachidi. Salvo che per il riso, di cui il T. è deficitario, questi prodotti sono sufficienti al fabbisogno e a volte alimentano flussi, per altro esigui, di esportazione, come nel caso delle arachidi. Le colture di mercato interessano il cacao, il caffè, il cotone e la palma da olio. La produzione di cacao è in aumento (da 137 a 170.000 q dal 1963 al 1977) e pone il paese entro i primi dieci posti della graduatoria mondiale dei produttori, mentre la produzione di caffè è attestata da oltre un decennio sui 130.000 q, in quanto subisce la concorrenza di altri paesi africani meglio organizzati da questo punto di vista.
Nel paese si trovano giacimenti di bauxite, ferro e fosfati, ma solo questi ultimi, presenti in minerali ad alto tenore, sono sfruttati, dal 1961, dalla Compagnie Togolaise des mines du Bénin a maggioranza francese, che ha organizzato varie e importanti infrastrutture. La produzione ha subìto un rapido incremento fino ad arrivare a 2,67 milioni di t nel 1976.
L'industria consiste quasi esclusivamente in attività di trasformazione delle materie prime sia agricole che minerarie: lavorazione della manioca, del caffè, dell'olio di palma (un saponificio a Lomé), l'impianto per l'arricchimento dei fosfati della CO.TO.MI.B. Le industrie per il mercato locale si distribuiscono attorno alle città e spesso hanno un carattere poco più che artigianale; bevande, edilizia, officine di riparazione.
Comunicazioni e commercio. - Il paese è invece discretamente dotato in fatto di vie di comunicazione: 1800 km di strade e 500 di ferrovie su un territorio così limitato non sono trascurabili per l'Africa occidentale. Nel porto di Lomé sono in corso importanti lavori di ampliamento. La bilancia commerciale è cronicamente passiva; la maggior parte delle relazioni commerciali con i paesi vicini si svolgono con il Ghana e con la Francia per i paesi d'oltremare.
Bibl.: J. A. B. Horton, West African countries and peoples, Edimburgo 1969; A. Seck, A. Mondjannagni, L'Africa occidentale, Milano 1970; H. P. White, M. B. Gleave, An economic geography of West Africa, Londra 1971; N. P. Iloeje, A new geography of West Africa, ivi 1972.
Storia. - Conseguita l'indipendenza il 27 aprile 1960, sotto la guida di S. Olympio (presidente della Repubblica dall'aprile 1961 e già primo ministro dal 1958), il T. mirò a consolidare l'integrità nazionale, minacciata dalle mire annessionistiche del Ghana, e a promuovere il progresso economico-sociale; nel gennaio 1963 un colpo di stato militare (primo nell'Africa Nera) instaurava - dopo l'assassinio di Olympio - una coalizione di governo, con a capo N. Grunitzky (già primo ministro dal 1956 al 1958), poi presidente della Repubblica (un referendum approvò il 5 maggio una nuova costituzione). I contrasti in seno alla coalizione crearono gravi difficoltà al governo, minacciato da tentativi di colpi dì stato (più grave quello del novembre 1966) e sfociarono in una grave crisi costituzionale che ebbe fine, nel gennaio 1967, per l'intervento del col. E. Eyadema; dopo un trimestre di governo di un Comitato di riconciliazione nazionale, Eyadema assunse direttamente la presidenza della Repubblica e formò un nuovo ministero.
Il ritorno al regime parlamentare, più volte annunciato da Eyadema, è stato escluso risolutamente nel congresso del novembre 1971 dalla maggioranza del Rassemblement du Peuple Togolais (RPT, costituito nel 1969 quale partito unico affiancato da organizzazioni collaterali). Un referendum del gennaio 1972 ha confermato al potere il presidente Eyadema (99% a favore); nell'autunno 1977 proteste operaie e presunti tentativi eversivi inquietarono il paese. Dal 1974 il T., abbandonato il precedente liberismo economico, ha introdotto una politica di controllo e di programmazione governativa dell'economia, nell'intento primario di sottrarsi a ogni dipendenza neocoloniale (la grande Compagnie togolaise de mines du Bénin è stata nazionalizzata); è stata insieme avviata una campagna per l'"autenticità nazionale", fra l'altro con la sostituzione di tutti i nomi personali e i toponimi stranieri (il presidente si è chiamato Gnassingbe). Il credito in campo internazionale ha consolidato il prestigio di Eyadema, che mantiene stretti rapporti con i regimi militari della Nigeria e dello Zaire; per iniziativa togo-nigeriana è stata costituita nel maggio 1975 la Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale (CEDEAO). Negli ultimi anni si sono allentati i vincoli di cooperazione con la Francia (stretti dal governo Grunitzky nel 1963); ma il T. resta pur sempre legato specie ai paesi occidentali, da cui riceve aiuti finanziari e tecnici (confermati nella visita di Eyadema, nel settembre 1977, in Francia e nella Rep. Fed. di Germania).
Bibl.: R. Cornevin, Le Togo, nation pilote, Parigi 1963; id., Histoire du Togo, ivi 1969; id., Le Togo, ivi 1974; M. Prouzet, La République du Togo, ivi 1976; M. Piraux, Le Togo aujourd'hui, ivi 1977.