Tolfa Comune della prov. di Roma (168 km2 con 5168 ab. nel 2008, detti Tolfetani). Il centro è situato sulle pendici NE dei Monti della T.; il centro sorge a 484 m s.l.m.
Ebbe importanza già nell’antichità per le miniere di ferro e per le cave di allume. Nel 1211 T. figura sotto il dominio di un signore locale. Nella sistemazione territoriale del Patrimonio di S. Pietro fatta agli inizi del 13° sec. da Innocenzo III, il territorio e l’abitato di T. furono esplicitamente riconosciuti come proprietà della Santa Sede. Presa dai Viterbesi, T. fu da questi infeudata (1335) a un Capocci, poi a un Frangipane, che si batterono a lungo con la Camera Apostolica per le cave di allume. La controversia finì quando Paolo II acquistò tutto il territorio tolfetano. Nel 1799 si accentrò a T. un’insurrezione contro la Repubblica Romana; assalita dalle truppe francesi, la città fu saccheggiata
Attorno a T. sono dislocati abitati e necropoli di età protostorica e storica, con una densità d’insediamento dovuta alla ricchezza di minerali (miniere di ferro e cave di allume), di acque e boschi. Le prime tracce risalgono alla tarda età del Bronzo; ben documentata è la facies culturale protovillanoviana; quella etrusca è nota dai corredi rinvenuti nelle necropoli di Pian della Conserva, Castellina del Ferrone e altre, che attestano la fioritura del distretto tolfetano tra il 7° e la metà del 5° sec. a.C.
Monti della T. Gruppo montuoso del Lazio, a NE di Civitavecchia. Culmina a 616 m s.l.m. nel Monte Le Grazie. È costituito da depositi sedimentari e da un nucleo di rocce effusive rappresentate da vulcaniti acide a chimismo da riolitico a quarzolatitico, a trachidacitico del Pliocene superiore. Il gruppo è ricco di minerali (blenda, galena, pirite, cinabro, allumite).