topologia
Studio delle proprietà geometriche delle figure che non variano se sottoposte a deformazioni continue, le quali non provochino rotture né sovrapposizioni di punti.
La t., capitolo fondamentale della matematica, in origine si limitava allo studio di aspetti geometrici qualitativi. Una circonferenza e un quadrato, figure ben distinte nella geometria ordinaria, sono dal punto di vista topologico equivalenti. Si tratta di una curva chiusa semplice: togliendo un punto a tale curva essa rimane connessa (tutta d’un pezzo), mentre togliendole due punti diventa sconnessa (si divide in due pezzi). La connessione è una proprietà topologica, mentre forma e dimensioni non lo sono.
Si definisce spazio topologico un insieme S di elementi, detti punti, al quale sia associata una famiglia F di sottoinsiemi, detti gli aperti di S, soddisfacenti opportune condizioni. La relazione di vicinanza tra due punti P e Q si esprime tramite un aperto contenente i due punti P e Q. La nozione di connessione equivale all’impossibilità di spezzare lo spazio in due aperti non vuoti e disgiunti. Una nozione fondamentale è quella di applicazione continua f tra due spazi topologici S e S′: se f è biunivoca e bicontinua, cioè sono continue sia f sia la sua inversa, i due spazi hanno le stesse proprietà topologiche (f è detta omeomorfismo).
Il termine t. indica, in senso generale, la forma intrinseca di una struttura, cioè quella che attiene alle proprietà funzionali delle strutture e che, quindi, non muta se la struttura viene modificata nelle sole dimensioni o anche nelle posizioni dei suoi componenti; si parla così, per es., di t. di una rete elettrica o informatica, posto che una tale rete non cambi nella sostanza se si varia la sua configurazione, fermi restando il numero e la natura dei suoi nodi e dei suoi rami. ● In senso figurato, il concetto di t. è usato per spiegare fenomeni che all’apparenza non sembrano conservare, nel corso di una trasformazione, le proprietà di partenza, e che sono invece l’espressione di un cambiamento continuo, dove permangono corrispondenze biunivoche. In tal modo la t. può diventare uno strumento dell’analisi economica.