TORINO (XXXIV, p. 28)
La popolazione presente del comune, calcolata alla fine del 1937 sommava a 671.867 individui e a 665.987 quella residente, con un aumento molto sensibile rispetto alle cifre del censimento del 21 aprile 1936 (637.029 e 619.115 rispettivamente). Tale spostamento è causato in massima parte dalla immigrazione eccedente, perché i nati superano i morti in ben scarsa misura. Infatti durante il triennio 1935-1937 i nati furono 25.999 di fronte a 25.684 morti, con l'eccedenza modestissima di 315 unità. Torino, a tale riguardo, continua a mantenere le caratteristiche di una troppo scarsa natalità, per compensare la quale deve ricorrere alla immigrazione di braccia forestiere, richiamate dall'incessante sviluppo industriale e commerciale della città. Nel triennio predetto prendevano stabile dimora in Torino 105.439 individui, di contro a 44.402 emigrati.
In questi ultimi anni notevoli manifestazioni artistiche edilizie, culturali, economiche si sono affermate, accentuando la funzione di primo piano della città sabauda nella vita nazionale. Il fatto più notevole nel campo topografico è stato il risanamento del secondo tratto della Via Roma, effettuato dal 3 giugno 1935 al 28 ottobre 1937, mentre il primo tratto, che va da Piazza Castello a Piazza S. Carlo, fu risanato nel triennio 1931-1933. La Via Roma è stata allargata da m. 11 a metri 14,80; sono stati costruiti lateralmente due portici pedonali, larghi metri 6,20 ciascuno, con una larghezza complessiva utile di metri 27,20.
Tra le ricostruzioni edilizie degne di nota, è da ricordare quella del Teatro Regio, uno dei maggiori teatri lirici d'Italia, distrutto da un incendio il 4 febbraio 1936, e ricostruito su disegno degli architetti Nerbelli e Morozzo. Il teatro ricostruito occuperà l'area dell'antico, fra Piazza Castello, Via Giuseppe Verdi, il cortile dell'accademia e il giardino reale: esso si impone con la sua mole alta più di 37 metri a tutta la Piazza Castello, che recentemente è stata dotata del monumento innalzato a Emanuele Filiberto di Savoia, duca d'Aosta, opera dello scultore Eugenio Baroni e inaugurato il 4 luglio 1937.