SCIALOJA, Toti
Pittore, nato a Roma il 16 dicembre 1914. Autodidatta nelle arti figurative, esordì con una mostra di disegni a Genova nel 1940. Dedicatosi poi alla pittura, tenne le prime personali a Torino nel 1941 e quindi a Milano nel 1947. Dopo un intervallo di attività dovuto alla guerra, riprese a dipingere sviluppando il suo stile in senso espressionistico; intorno al 1949 elaborò una pittura che riflette una suggestione metafisica e surreale, svincolata ormai dall'impianto naturalistico. Espose quindi a Roma, dedicandosi contemporaneamente ad un'attività di scenografo e di critico. Intorno al 1954 passò attraverso un'esperienza del cubismo analitico, intorno al 1955 si rivolse all'astrattismo e ancora intorno al 1956 ad una ricerca del colore che fosse di per sé espressione e attraverso cui le immagini trovassero una consistenza plastica al di là della loro fisicità apparente.
Non può certo parlarsi di eclettismo per la pittura di S., perché se è vero che egli ha continuamente osservato e captato quanto via via la suggestione di varî artisti - dai tonalisti romani, a Morandi, a Soutine, a Klee, a Kandinskij - veniva ad offrire al suo interesse e alla sua sensibilità naturalmente inquieta e acutizzata da un raffinato intellettualismo, è altrettanto vero che le successive esperienze hanno costituito per S. un modo di indagine, di chiarimento e approfondimento di sé stesso in una ricerca appassionata di un linguaggio veramente suo. Presente alle principali esposizioni nazionali e internazionali, più volte premiato, sue opere figurano in numerose collezioni italiane e straniere. Ha collaborato a numerose riviste letterarie (Mercurio, L'Immagine, Il Mondo, Letteratura, Botteghe Oscure, ecc.), ha pubblicato una raccolta di Prose liriche (1952) e varî saggi e liriche. Vive a Roma. Vedi tav. f. t.
Bibl.: G. Marchiori, in Cat. VII Quadriennale Nazionale d'arte di Roma, Roma 1955, pag. 144-145; H. Vollmer, Künstler-Lexikon des XX. Jahrh.s, IV, Lipsia 1958, p. 246 (con bibliogr.); L. Venturi, in Cat. XXIX Biennale internazionale d'arte di Venezia, Venezia 1958; G. C. Argan e N. Ponente, Italia, in L'arte dopo il 1945, Milano 1959, pg. 89, 97.