• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

TOTILA

di Giovanni Battista Picotti - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

TOTILA

Giovanni Battista Picotti

Baduila, com'è chiamato nelle monete sue e nei Fasti, o Totila, l'Immortale, come è detto in alcune fonti narrative, era nipote di quell'Ildibado, intorno al quale si erano raccolte, dopo la resa ai Greci di Ravenna (540), le forze militari superstiti degli Ostrogoti. Era ancora giovine, quando, ucciso Ildibado e innalzato dai Rugi Erarico, trattò prima con i Greci per consegnare Treviso e il presidio gotico da lui comandato e poco dopo, ucciso Erarico, fu acclamato re (autunno 541). Batté i Greci a Faenza, inviò milizie, che, tentata invano Firenze, li sconfissero di nuovo nel Mugello, occupò Cesena, Urbino, Montefeltro (S. Leo), Pietrapertosa (Passo del Furlo), e, nel mezzogiorno, Benevento e Cuma, dove trovò un grande tesoro, s'impadronì di due flotte greche, prese Napoli per fame (543). Si comportò allora come "padrone d'Italia", guadagnandosi, con una politica moderata e con la cura per le classi rurali più umili, il favore, se non dei grandi proprietari e dei senatori, certo della massa delle popolazioni italiane; la visita sua a San Benedetto, celebrata dalla leggenda, sembra prova di tendenze conciliative di quell'ariano anche in fatto di religione. Belisario, mandato a combatterlo con forze troppo scarse, non poté impedire che altre città delle Marche e dell'Umbria e Roma stessa (17 dicembre 546) cadessero in mano di T. Questi, per preghiera del diacono e futuro papa Pelagio, risparmiò le persone dei vinti, ma disfece le mura e abbandonò la città quasi vuota per combattere nel Mezzogiorno. Roma fu allora rioccupata da Belisario e difesa contro T., ma, battuti i Greci a Rossano (548) e ritornato quello in Oriente, fu ripresa da T. (549), che si atteggiò a restauratore dell'Urbe. Fallito però un tentativo di accordo con Giustiniano, ruppe ogni legame di soggezione anche apparente all'imperatore, ne tolse il nome e l'effigie dalle monete, sottomise la Sicilia, fece devastare le coste della Balcania, ridusse i Greci a Ravenna e a poche altre terre. Ma la sua flotta fu affondata o presa dai Greci a Senigallia e sebbene T. occupasse ancora la Sardegna e la Corsica, non seppe o non poté impedire che Narsete, scendendo lungo la costa dell'Adriatico e piegando poi verso l'interno, giungesse a Tagina (Gualdo Tadino). Qui i Goti furono disfatti e T. perì nella fuga (luglio 552).

Fonti: Procopio, La guerra gotica, II, III (Fonti per la storia d'Italia), Roma 1890; Jordanes, Romana, in M. G. H., Auct. antiq., V, 50-51; Chronica minora, ivi, IX, XI, XIII; Liber pontificalis, ed. Duchesne, I, Parigi 1886, p. 298; Gregorio Magno, Dialoghi (Fonti per la storia d'Italia).

Bibl.: Kampfner, T. König der Ostgoten, Inowrazlaw 1889; Th. Hodgkin, Italy and her invaders, IV, Oxford 1895; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano s. a.; L. M. Hartmann, Geschichte Italiens, 2a ed., I, Lipsia-Gotha 1920.

Vedi anche
Narsète Narsète (gr. Ναρσῆς, lat. Narses). - Generale dell'Impero d'Oriente (m. Roma 568 d. C.); successivamente comes sacri cubiculi e prefetto del tesoro, contribuì a domare (532) una ribellione scoppiata a Costantinopoli contro Giustiniano; poi (538) fu inviato in Italia, con un corpo di rinforzo, probabilmente ... Belisàrio Belisàrio ‹-ʃ-› (gr. Βελισάριος, lat. Belisarius). - Generale di Giustiniano (Germania, al confine tra la Tracia e l'Illiria, 505 circa - Costantinopoli 565), si distinse presto per il suo valore; ebbe da Giustiniano il comando supremo delle operazioni contro i Persiani e li vinse presso Dara (530), ... Ostrogoti Ramo orientale dei Goti. La sua differenziazione da quello occidentale (Visigoti) si verificò alla fine del 3° sec. d.C. nella Russia meridionale. Da lì gli Ostrogoti seguirono gli Unni di Attila in Gallia (451), poi, stretto un accordo con i Romani, si stanziarono in Pannonia e probabilmente anche nel ... Giustiniano I imperatore d'Oriente Giustiniano I (lat. Flavius Petrus Sabbatius Iustinianus) imperatore d'Oriente. - Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno sposò Teodora, donna ...
Altri risultati per TOTILA
  • Totila
    Dizionario di Storia (2011)
    Re degli ostrogoti (m. 552). Baduila, detto T. («l’immortale»), nipote del re Idibaldo (540-541), fu eletto re dopo l’assassinio del successore Erarico (541). In due anni conquistò ai bizantini l’Italia centrale; pur contrastato dalle truppe di Belisario, nel 546 occupò Roma e in seguito la Sicilia, ...
  • Tòtila
    Enciclopedia on line
    Re degli Ostrogoti (m. 552); di nome Baduila, fu chiamato T. ("l'immortale") dai suoi fautori. Nipote di Ildibaldo, che aveva (540) preso il comando delle superstiti truppe ostrogote, fu eletto re (541) alla morte di Erarico. Venuto a combattimento con i Bizantini li vinse dapprima a Faenza e poi nel ...
  • Totila
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Manlio Pastore Stocchi - T. (o Baduila, nome col quale è indicato nelle monete e nei Fasti, mentre le fonti narrative tramandano il nome di T., né si conosce l'origine di questa doppia appellazione), fu re degli Ostrogoti in Italia dal 541 al 552. Discendente da una delle più illustri sippen del suo ...
Vocabolario
quassare
quassare v. tr. [dal lat. quassare, intens. di quatĕre «scuotere», part. pass. quassus], letter. – Agitare con forza, scuotere, scrollare: venia quel Totila, quassando Con la man destra una terribil asta (Trissino); afferratolo pel petto,...
riedificare
riedificare v. tr. [comp. di ri- e edificare] (io riedìfico, tu riedìfichi, ecc.). – Edificare di nuovo, ricostruire: r. una casa crollata, una città distrutta; fu ancora Florentia da Totila re degli Ostrogoti disfatta, e dopo 250 anni...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali