Uomo politico haitiano (n. presso Cap Français, od. Cap Haïtien, 1743 - m. Fort de Joux, Pontarlier, 1803), partecipò attivamente all'insurrezione degli schiavi (1791). Colonnello dell'esercito spagnolo, combatté contro i Francesi; quando la Francia repubblicana proclamò la libertà degli schiavi (1794) passò nell'esercito francese e divenne comandante supremo delle truppe di Haiti. Combatté contro gli Inglesi, che (1798) dovettero ritirarsi, sconfisse quindi A. Rigaud, capo dei mulatti, e conquistò la colonia spagnola di Santo Domingo (1801). Si proclamò governatore generale a vita (1801) e governò con energia, ma (1802), catturato dal gen. V.-E. Leclerc, fu deportato in Francia. Tra i suoi scritti, si ricordano À tous les bons Français (1799), Mémoires du général Toussaint Louverture écrits par lui-même (post., 1853) e la Lettre inédite, qu'on pourrait appeler testament politique (post., 1855).