1. Generale ateniese (fine sec. 5º a. C.), stratego a Samo insieme con Trasibulo (411), guidò l'armata navale ateniese di Samo nelle battaglie di Cinossema e di Abido. Combatté per Atene con varia fortuna ad Efeso (410), nell'Ellesponto, alle Arginuse (406). Insieme con gli altri strateghi delle Arginuse fu condannato a morte per il mancato salvataggio dei naufraghi. 2. Figlio di Trasillo, del demo attico di Decelea; per una sua vittoria coregica (nel 320-319 a. C.) innalzò un monumento, che si trova nel teatro di Dioniso ad Atene e fu costruito adattando a cella una grotta nelle pendici dell'Acropoli, con portico dorico sormontato dal tripode; il monumento fu rialzato con un attico dal figlio di T., Trasicle, agonoteta nel 271 a. C. 3. Astronomo di corte (m. 36 d. C.) dell'imperatore Tiberio; fu anche un erudito ricercatore (gli sono attribuite opere storiche, alcune anche sull'antico Egitto) e filosofo sotto l'influsso delle dottrine neopitagoriche e neoplatoniche. Si deve a lui la divisione dei dialoghi platonici in tetralogie, per la loro drammaticità. Dione Cassio, Svetonio, Tacito narrano un episodio, forse leggendario, collegato alla sua capacità nella scienza astrologica.