Trichinella Genere di Nematodi Adenoforei Tricocefalidi con l’unica specie T. spiralis (v. fig.), detta trichina; parassita di vari Mammiferi (maiali, cani, gatti, orsi, ratti e uomo), allo stadio adulto vive nella parete dell’intestino (i maschi sono lunghi 1 mm, le femmine 3-4 mm), dove si riproduce liberando una grande quantità di larve che raggiungono la muscolatura striata e si incistano; qui le larve non sono in grado di maturare, a meno che i tessuti non vengano mangiati da un altro animale nel cui intestino può avvenire la maturazione e l’inizio di un nuovo ciclo.
La trichinosi è la malattia (detta anche trichinellosi o trichinasi) da infestazione da larve di T., più frequente negli animali che nell’uomo, nel quale può presentarsi con differente gravità. Esordisce di solito con un quadro di enterite acuta, cui fa seguito, dopo 7-10 giorni, la fase di invasione muscolare con febbre elevata, edema facciale, mialgie con tumefazione delle masse muscolari interessate, linfoadenopatia generalizzata, eosinofilia periferica. Possono comparire in questa fase manifestazioni legate a interessamento miocardico e cerebrale anche con esito letale. Segue la fase di incistamento con remissione progressiva o con peggioramento della sintomatologia. La terapia è farmacologica. La profilassi si basa sulla sorveglianza e sulla cottura razionale delle carni, sulla derattizzazione.