tumore solido
Massa compatta di tessuto che cresce differenziandosi dal tumore liquido costituito da cellule in sospensione. I tumori solidi hanno una struttura specifica che ricorda quella di un tessuto sano e comprende due porzioni tra loro dipendenti: il parenchima e lo stroma. In alcuni tumori solidi (anche quelli che hanno origine da cellule dell’epitelio) vi è una lamina basale a separare il blocco delle cellule tumorali dallo stroma; tuttavia questa lamina basale è spesso incompleta. Anche se i tumori solidi costituiscono la maggior parte dei tumori umani, poco si conosce delle mutazioni genetiche e cromosomiche che li caratterizzano; in primo luogo perché è molto difficile ottenere delle soddisfacenti preparazioni cromosomiche da tessuti maligni e, in secondo luogo, perché il cariotipo di queste cellule tumorali presenta spesso cromosomi strani e dal numero elevato. Tutto ciò rende difficile distinguere i cambiamenti genetici primari da quelli avvenuti in seguito, quando il fenotipo tumorale è in piena evoluzione. Malgrado queste difficoltà, tuttavia, nuove tecniche di coltura cellulare, di bandeggio cromosomico e di ibridazione come CGH (Comparative genomic hybridization), FISH (Fluorescent in situ hybridization), SKY (Spectral karyotyping) hanno contribuito a un notevole incremento delle caratterizzazioni molecolari delle anomalie citogenetiche riscontrate nei tumori solidi. Queste tecniche hanno rivelato consistenti riarrangiamenti cromosomici nelle cellule tumorali, rivelando la stretta associazione tra specifici cambiamenti cromosomici e particolari tipi di tumore solido, soprattutto tumori del mesenchima. Molti dei geni coinvolti sono stati clonati e analizzati, anche se le nostre conoscenze sono ancora limitate. Le cellule neoplastiche vengono divise in benigne e maligne; entrambe le tipologie di cellule vengono ulteriormente suddivise, a seconda del tessuto d’origine, in cellule tumorali del mesenchima, dell’epitelio, del sistema nervoso, embrionali e germinali. Accanto a questi tumori si collocano anche quelli di origine citologica sconosciuta.