(gr. Τουρδητανοί) In senso ristretto, gli antichi abitanti della valle del Guadalquivir e delle montagne adiacenti; in senso lato, i popoli affini assimilati da quello principale. Sono in sostanza gli antichi Tartessi (➔ Tartesso). Il nome appare per la prima volta nel 195 a.C. Dopo il periodo fenicio e focese e la battaglia di Alalia, cominciò il predominio cartaginese sulla regione, che tuttavia non sembra penetrato nell’interno fino al 3° sec. a.C.; con la conquista della Spagna da parte dei Barcidi, anche i T. furono sottomessi: di loro Annibale si servì per suscitare il casus belli con Sagunto. I T. erano i più progrediti tra gli Iberici, come eredi della civiltà tartessia, testimoniata da bronzi votivi, vasi dipinti, sculture, monili e armi; prima della dominazione romana, avevano loro leggi scritte, poemi e fama di eccellenti navigatori.