Tartesso (gr. Ταρτησσός) Denominazione data dagli Orientali prima e poi dai Greci ai luoghi dell’estremo Occidente da cui provenivano i metalli (specialmente lo stagno). Non è chiaro se il nome significasse solo «terra del metallo» e se, prima di localizzarsi nell’Andalusia (Spagna), fosse dato ad altre regioni. È certo invece che i Fenici, dopo l’8° sec. a.C., stabilirono l’egemonia sui mari d’Occidente in seguito a lotte vittoriose con i Tartessi, impedendone la libera navigazione colonizzatrice. Il dominio fenicio durò sino all’imporsi nel Mediterraneo occidentale della talassocrazia focea (prima metà del 6° sec.). Annientato il predominio dei Focei da Cartaginesi ed Etruschi, anche T. fu sottomessa da Cartagine verso il 500 a.C. Gli antichi geografi e logografi attribuiscono notevole splendore alla civiltà di T.; ma gli scavi non sono riusciti a scoprire i resti della grande città tartessia, ubicata dal Periplo utilizzato da Avieno (nella Ora maritima) nel delta del Guadalquivir.