UGC (User generated contents)
Contenuti disponibili su Internet creati dagli utenti. Con l’avvento del digitale, la soglia tra i professionisti della comunicazione e i dilettanti, prima invalicabile, tende a ridursi. Il digitale mette a disposizione sempre più semplici modalità di produzione di audiovisivi e, quel che è più importante, di distribuzione attraverso la rete Internet, la telefonia cellulare, una grande abbondanza di canali televisivi. Questi prodotti amatoriali, spesso offerti gratuitamente, circolano largamente all’interno di comunità più o meno grandi e siti Internet di social networking. Il digitale non soltanto facilita la produzione di nuovi testi, ma anche la commistione fra testi preesistenti, gli interventi ironici e dissacratori su altri testi, l’attribuzione di etichette ai testi (tagging) che permette di indicizzarli, cercarli, raccoglierli secondo criteri scelti dall’utente. Siti come Flickr o YouTube costituiscono amplissime raccolte di testi multimediali elaborati direttamente dagli utenti. Gli UGC hanno attirato l’attenzione dei pubblicitari e dei produttori televisivi. Si tratta spesso di serbatoi di grande creatività, a costi irrisori; invitare gli utenti a realizzare spot pubblicitari per un prodotto è inoltre un buon modo per fidelizzarli. Sulla loro scia, sono apparsi canali televisivi che programmaticamente accolgono quote importanti di UGC sul totale della programmazione; ma soprattutto sono rilevanti i blog (diari multimediali messi in rete da un soggetto e aperti alla discussione e collaborazione altrui), i podcast (brani scaricabili direttamente sul computer di chi ha indicizzato quella fonte), i siti wiki (termine hawaiano che indica la velocità, e quindi la condivisione), siti generati dalla collaborazione gratuita di molte persone, come enciclopedie, repertori e simili.
→ Televisione: sviluppi tecnologici