Storico dell'arte italiano (Firenze 1905 - ivi 1991), allievo di G. Salvemini, poi di P. Toesca. Si dedicò soprattutto allo studio delle fonti archivistiche della pittura fiorentina e al restauro delle opere d'arte: tra l'altro nel 1932 costituì un Gabinetto dei restauri e nel 1966 fu attivo nel recupero delle opere danneggiate dall'alluvione. Tra i fautori del Centro studi sulle arti minori decorative e industriali (1986-87; presso la Fondazione A. Baduel Zamberletti di Castel di Poggio), progettò anche un Centro toscano di studi archivistici. Dal 1986 socio nazionale dei Lincei. Dei suoi scritti, pubblicati anche sulla Rivista d'arte (che diresse dal 1984), notevoli quelli su Masaccio (1932, 1951, 1952, 1956, 1961, 1962). Altre opere: Sinopie e affreschi (1960); L'uso dei documenti negli studi di storia dell'arte e le vicende politiche ed economiche in Firenze durante il primo Quattrocento nel loro rapporto con gli artisti (1968); Studio sul catasto fiorentino del 1427 (post., 1995).