EULER, Ulf Svante von
Fisiologo svedese, nato a Stoccolma il 7 febbraio 1905. Studiò medicina a Stoccolma e approfondì la preparazione in fisiologia e farmacologia presso H. H. Dale e A. W. Hill (Londra), I. de Burgh Daly (Birminghan), C. Heymans (Gand), G. Embden (Francoforte), B. Houssay (Buenos Aires). Dal 1939 professore di fisiologia nel Karolinska Institutet di Stoccolma dove in precedenza, per vari anni, era stato assistente professore. Nel 1970, assieme a J. Axelrod e a B. Katz, è stato insignito del premio Nobel per la fisiologia e la medicina per le scoperte concermenti l'attività dei neuro-trasmettitori a livello delle sinapsi.
Ha indirizzato con successo la sua sperimentazione all'individuazione negli estratti di organo e nei liquidi organici di numerose sostanze biologicamente attive: la cosiddetta sostanza P., le prostaglandine e le vescicoglandine (1935), la piperidina (1942). Particolare importanza hanno avuto le ricerche concernenti la noradrenalina, di cui E. ha individuato la presenza nelle terminazioni nervose adrenergiche e in vari organi, ha analizzato quantitativamente l'escrezione in condizioni fisiologiche e in condizioni patologiche e, soprattutto, ha dimostrato la specifica funzione di mediatore nella neurotrasmissione adrenergica, precisando le fondamentali caratteristiche di quest'azione: il processo di sintesi, l'immagazzinamento in forma granulare all'interno di vescicole subcellulari, le modalità della liberazione al momento dell'eccitamento nervoso, gli eventi (parziale inattivazione, recupero del residuo) che ne regolano l'attività a livello delle sinapsi, le modalità dell'azione facilitante o inibente che alcune altre sostanze esercitano nei suoi confronti.
Fra le sue opere: Noradrenaline, Springfield 1956; Comparative Endrocrinology (in coll.), New York 1963; Prostaglandine (in coll.), ivi 1967.