Matematico italiano (Pisa 1845 - ivi 1918). Alunno della Scuola normale superiore di Pisa (1860-64), vi ebbe maestri O. Mossotti ed E. Betti. Prof. prima di geodesia e poi di analisi nell'univ. di Pisa (1865-1917) e direttore della Scuola normale (1874-76 e 1900-18). Socio nazionale dei Lincei (1882) e membro della Società italiana delle Scienze detta dei XL; fu deputato al parlamento e senatore. In un primo periodo (fino al 1871) l'attività scientifica del D. fu dedicata alla geometria differenziale (studio delle superfici con un sistema di linee di curvatura piane o sferiche, e delle rappresentazioni geografiche di una superficie sopra un'altra). In un secondo più importante periodo, il D. diede una sistemazione definitiva ai fondamenti dell'analisi (nella scia di A.-L. Cauchy e K. Weierstrass) e condusse indagini profonde e originali sulle serie, sull'integrazione di funzioni di variabile complessa, sull'integrazione dell'equazione di Laplace Δ2u = 0, e particolarmente sulla sviluppabilità in serie delle funzioni arbitrariamente date in un intervallo. Opere di questo periodo: Fondamenti per la teoria delle funzioni di variabili reali (1878) e Lezioni di analisi infinitesimale (2 voll., 1907-15). Ediz. completa delle Opere, in 5 voll., 1953-59.