Ricci, Umberto
Economista e statistico (Chieti 1879 - Il Cairo 1946). Fu professore di statistica nelle università di Parma (1914) e Pisa (1918) e insegnò economia in quelle di Macerata (1912) e Roma (1924), dove successe a M. Pantaleoni. Nel 1928 venne privato della cattedra per le sue critiche alla politica economica del regime fascista. Divenuto esule, insegnò scienza delle finanze all’Università del Cairo. Chiamato a far parte dell’Accademia dei Lincei (1931), si dimise nel 1935 a causa della richiesta di prestare giuramento al fascismo e fu reintegrato nel 1945. Nel 1942, su proposta di W. Röpke, fu chiamato dal governo turco per insegnare economia politica all’Università di Istanbul. Attivo politicamente, aderì al Partito liberale, ricoprendo la carica di presidente della sezione romana (1919). Nei suoi numerosi scritti si occupò di tematiche economiche e politiche. Tra le prime si ricordano gli studi sulla teoria della domanda, sulle fluttuazioni economiche, sulla teoria del valore. Tra le opere: Protezionisti e liberisti italiani (1920); Dal protezionismo al sindacalismo (1926); La politica economica dell’Italia durante la grande guerra (1939).