RICCI, Umberto
Economista e statistico, nato a Chieti il 20 febbraio 1879, morto al Cairo il 3 gennaio 1946. Professore di statistica nelle università di Parma (1915-18) e Pisa (1919-21) e di economia a Macerata (1912-14), Bologna (1922-24) e Roma (1924-28), fu allontanato dall'insegnamento in seguito ai giudizî sulla politica economica del governo espressi in un articolo. Insegnò quindi all'università del Cairo e tra il 1942 e il 1945 a quella di Costantinopoli. Nell'Istituto internazionale di agricoltura (1910-22), organizzò le statistiche della produzione agraria mondiale; fece parte dei Consigli superiori di statistica e dei lavori pubblici, e fu esperto della S. d. N. Sostenitore delle idee liberali in politica e in economia, prese parte alla vita politica come presidente del gruppo liberale nazionale romano e membro della direzione del Partito liberale italiano e, negli anni 1922-24, fu chiamato a collaborare con altri studiosi alla formazione delle leggi finanziarie e all'attuazione della politica economica. Si appartò poi dalla vita politica. Con chiarezza e originalità di pensiero si è occupato di quasi tutti gli argomenti fondamentali della scienza economico-finanziaria e della statistica teorica ed applicata.
Opere principali: Il capitale, Torino 1910; Reddito e imposta, Roma 1914; Politica ed economia, Firenze 1920; Protezionisti e liberisti italiani, Bari 1920; Il fallimento della politica annonaria, Firenze 1921 (3ª ed., La politica economica dell'Italia durante la grande guerra, Bari 1939); Dal protezionismo al sindacalismo, Bari 1926. Numerosi gli articoli, vivacemente polemici e ricchi di humour, su periodici italiani e stranieri.
Bibl.: L. Gangemi, in Studî economici, n. 2, 1946; C. Bresciani-Turroni, in Giornale degli economisti, n. 7-8, 1946 (entrambi con elenco di opere).