Valcamonica (Val Camonica)
Alta valle dell'Oglio; si estende a monte del lago d'Iseo, sviluppandosi in direzione ne per oltre 80 Km.
È ricordata in lf XX 65, nell'ampia descrizione geografica fatta da Virgilio per indicare il luogo ove sorge Mantova: Per mille fonti, credo, e più si bagna / tra Garda e Val Camonica e Pennino / de l'acqua che nel detto lato stagna.
La distanza tra la V. e il lago di Garda spinge il Bassermann (Orme 406-409) a leggere, in luogo di V., Val di Monica con riferimento a Moniga, piccolo centro in provincia di Brescia posto presso la riva sud occidentale del lago. Apportando tale correzione, lo studioso intende includere nella terzina - in un ampio giro d'orizzonte - i nomi di tutti i corsi d'acqua che si gettano nel lago. Di certo si deve ammettere che la V. è abbastanza distante dal lago di Garda, ma probabilmente D. ha voluto indicare a grandi linee il bacino idrografico del lago; e la scelta della V. potrebbe derivare da un'inesatta conoscenza della distanza tra V. e lago di Garda, e dalla " notorietà del nome Valcamonica, dovuto a un elemento etnico un tempo assai diffuso " (Revelli, Italia 106). Si può ancora dire, in accordo con il Revelli (ibid.), che la correzione onomastica non è suffragata dai codici (il Vellutello e il Castelvetro, tra gli studiosi di D., leggono Val di Monica), non è viva presentemente, né ci è stata conservata in alcuna carta conosciuta. Il Bassermann stesso è costretto ad ammettere che " la denominazione di Val di Monica certo non esiste più ai dì nostri " (ibid. 408), anche se subito appresso aggiunge che " una profonda conca si apre dietro a Moniga ". Per la bibliografia, e per un quadro più completo delle questioni sorte attorno alla terzina, si rinvia alle voci BENACO; BRESCIA; PENNINO.