BREMBANA, VALLE (A. T., 21-22)
VALLE Percorsa dal fiume Brembo s'inizia a nord di Bergamo, poco dopo l'abitato di Almè, dove s'incontrano le prime pendici delle Alpi Orobie. Il solco vallivo principale ha direzione quasi costante da settentrione a mezzogiorno, tranne nella parte più alta - un crinale molto accentuato segna il confine con la Valtellina - dove accenna a piegare verso NE. e E., e nella parte più bassa, a valle di Zogno, dove il solco vallivo presenta un gomito diretto a occidente. Numerosi corsi d'acqua di entità varia arricchiscono il Brembo: sul versante destro i torrenti Stabina, Enna, Brembilla e Imagna che solcano rispettivamente le valli Torta, Taleggio, Brembilla e Imagna; sul sinistro i torrenti Valsecca, Parina e Ambria-Serina che percorrono le valli omonime. Il territorio della valle è montuoso e collinoso: a nord un crinale ben evidente, dal Pizzo dei Tre Signori (m. 2554), passando per il Corno Stella (m. 2620) fino oltre il Pizzo del Diavolo (m. 2914), divide la Val Brembana dalla Valtellina; a oriente una dorsale attraverso M. Corte (m. 2493), Pizzo Arera (m. 2512) e M. Alben (m. 2020) la separa dal solco vallivo del fiume Serio (Val Seriana), mentre a occidente il confine con l'attigua conca del Lago di Garlate a valle e del Lago di Como a monte non è così ben distinto. La parte alta della valle a monte di Lenna, costituita da due rami del Brembo, presenta aspetto montagnoso più aperto e turisticamente più interessante; a valle il corso d'acqua principale, come anche i secondarî nella parte bassa, s'infossano in forre più o meno profonde e pittoresche.
La parte alta e media della valle appartiene, insieme con la Val Seriana, posta a oriente, alla zona di montagna della provincia di Bergamo; secondo i dati del censimento 1936, ha una superficie di ha. 70.517 e una densità piuttosto bassa (35 ab. per kmq.), mentre la parte media delle due valli copre un'area di ha. 78.317 con una densità molto più forte (130 ab. per kmq.). La valle comprende più di una ventina di comuni, di cui alcuni abbastanza importanti: Carona, Branzi, Foppolo, Roncobello, Olmo al Brembo, S. Martino de' Calvi, ecc., nella parte alta, noti come centri turisticamente ben attrezzati, con impianti buoni o discreti; la parte più bassa ha, oltre a tutto, un'importanza anche economica e industriale sia per lo sviluppo dell'agricoltura sia in relazione ai numerosi impianti idroelettrici della parte alta del bacino. Notevoli nella parte bassa della valle i centri di S. Pellegrino, stazione climatica di prim'ordine ben nota per le sue acque, e di Zogno, con quasi 6000 ab. (censimento 1936), dei quali più della metà viventi nel centro omonimo.
La valle è servita da comode vie di allacciamento con la pianura. Una carrozzabile di ardita costruzione risale la valle principale e le più importanti delle secondarie fin sotto alle dorsali divisorie e una ferrovia elettrica congiunge S. Martino de' Calvi con Bergamo, facilitando grandemente lo sviluppo economico e il turismo alpino, per il quale, nella stagione estiva, si hanno numerosi rifugi con servizio di albergo.