Valle d'Aosta
Regione a statuto speciale dell’Italia nordoccidentale, con capoluogo di regione e unica provincia Aosta. Centro di insediamenti dei celti salassi (4° sec. a.C.), la V.d’A. fu sottomessa dai romani (25 a.C.) e aggregata nell’ordinamento augusteo alla XI Regione Transpadana, con compiti strategici (controllo delle vie alpine verso il San Bernardo). Unita da Diocleziano alla prefettura delle Gallie e occupata verso la fine del 5° sec. dai burgundi, passò poi sotto le dominazioni ostrogota, bizantina e merovingia (dal 570). Dominio carolingio (774), fu parte del regno di Berengario I e annessa poi al regno di Borgogna (904). Entrata nella sfera d’influenza della casa di Savoia, nel 1191 fece atto di sudditanza e da allora la storia della valle si fonde con quella dello Stato sabaudo. Nel 1800 Napoleone la annetté, con le altre regioni del Piemonte, alla Francia. Ritornata ai Savoia nel 1814, la V.d’A. custodì, all’interno del regno d’Italia, le proprie tradizioni linguistiche e culturali, opponendosi alla politica d’italianizzazione inaugurata dal fascismo. L’anti;fascismo si saldò nella regione alle aspirazioni separatiste e autonomiste, confluite entrambe nella lotta partigiana. Al movimento che propugnava l’annessione alla Francia, si opponeva quello delle autonomie alpine, egemonizzato dal Partito d’azione, che ebbe come ispiratori E. Chanoux e F. Chabod. Fidando sul consenso dei separatisti, De Gaulle nel maggio 1945 diede l’ordine di occupare militarmente la zona: il ritiro delle forze francesi avvenne, dietro ingiunzione del Comando alleato, nel giugno dello stesso anno. La V.d’A. fu riconosciuta come regione autonoma a statuto speciale nel 1948. Primo presidente fu Chabod.