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VANLOO

di Jacques Combe - Enciclopedia Italiana (1937)
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VANLOO

Jacques Combe

. Famiglia di pittori originarî dei Paesi Bassi, i cui membri più eminenti lavorarono in Francia nel sec. XVIII.

Jacob, nato a Sluis circa il 1614, morto a Parigi il 27 novembre 1670. Allievo di suo padre Jan, capostipite della casata, nel 1642 si era stabilito ad Amsterdam. Andato nel 1664 a Parigi, e ammesso all'accademia reale, si naturalizzò francese. Dipinse ritratti e soggetti storici in uno stile incerto a volta a volta influenzato dai suoi contemporanei francesi e olandesi. Sue opere datate ai musei di Amsterdam, Berlino, Danzica, Haarlem, Amburgo, Riga e al Louvre.

Jean-Baptiste, nato ad Aix l'11 gennaio 1684, ivi morto il 19 settembre 1745. Allievo di suo padre Louis a Tolone, fu un pittore nomade. Visse a Aix (1708-12), a Nizza, a Genova (1712), a Torino, a Roma (1714), di nuovo a Torino (1719), ove dipinse per il duca di Savoia Vittorio Amedeo II due soffitti del castello di Rivoli (di cui uno solo conservato: Le quattro stagioni), poi di nuovo a Parigi (1720-38). Ricevuto all'accademia (1731), ne fu professore (1735). Di un suo ritratto di Luigi XV (1728) esistono numerose repliche. Nel 1738-42 fu a Londra, e poi ancora a Aix. Dipinse ritratti e soggetti storici con una certa dignità e come il suo fratello Carlo contribuì a estendere in Europa il gusto proprio alla pittura francese.

Charles-André, detto Carle, nato a Nizza il 15 febbraio 1705, morto a Parigi il 15 luglio 1765. Lavorò prima sotto la direzione del fratello Giovanni B.; fu poi a Roma allievo di B. Luti e dello scultore Pierre II Legros, limitandosi in fatto di scultura al solo tirocinio. Nel 1719 si trasferì a Parigi dove seguì i corsi dell'accademia reale. Vinto nel 1724 il "gran premio" per il dipinto Giacobbe purifica la sua casa, venne a Roma nel 1727 con i nipoti Luigi e Francesco. Vi ottenne il premio dell'accademia di S. Luca e numerose commissioni. Nel 1732 andò a Torino, dove dipinse per il duca di Savoia scene della Gerusalemme Liberata e altre pitture decorative. Tornato a Parigi nel 1734 vi fu professore (1737) e infine direttore (1763) dell'accademia: ritrasse il re e la regina, lavorò per il palazzo municipale e per varie chiese della città; dipinse per Versailles e per Fontainebleau. Acquistò grande fama in tutta l'Europa, lavorando secondo il gusto del tempo, con grande facilità e leggiadria priva però di originalità.

Amédée, nato a Rivoli presso Torino il 25 agosto 1719, morto a Parigi il 15 novembre 1795, fu allievo del padre Jean-Baptiste e dell'accademia reale. Nel 1738 visitò Roma, Napoli e Firenze. Tornato a Parigi (1745), nel 1748 fu chiamato a Berlino presso Federico il Grande e vi dipinse per il re, per le costruzioni reali, e compose anche cartoni per arazzi. Tornò definitivamente a Parigi nel 1769. Eseguì con maniera un po' secca soggetti storici e ritratti, distinguendosi particolamente in quest'ultimo genere.

César (Jules-César-Denis), nato il 20 maggio 1743, a Parigi, ivi morto il 10 luglio 1821. Allievo di suo padre Carle e dell'accademia reale, nel 1767 studiò a Roma all'accademia di Francia. Dal 1791 al 1794 dimorò a Torino lavorando per la corte. Fu più che altro paesista.

Louis-Michel, nato il 2 marzo 1707 a Tolone, morto a Parigi il 20 marzo 1771. Allievo di suo padre Jean-Baptiste, fu a Roma (1727-32) con Carle, suo zio. Ritornato a Parigi e ammesso all'accademia (1736), dopo la morte di J. Ranc fu chiamato in Spagna (1736) da re Filippo V e vi eseguì numerosi ritratti della famiglia reale. Nel 1751 divenne direttore dell'Accademia di S. Fernando. Esclusivamente ritrattista, imitò con una certa aridezza Carle.

Bibl.: Opere generali: Locquin, La peinture d'histoire en France, Parigi 1912; L. Rëau, Hist. de la peinture française au XVIIIe siècle, I, ivi 1925; H. Göbel, Wandteppiche, II, i, Lipsia 1928; Knoef, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con ampia bibl.). Sui singoli artisti v.: A. von Schneider, Jacob v. L., in Zeitschrift für bild. Kunst, LIX (1925-26), pp. 66-78; Dandré-Bardon, Vie de Jean-Baptiste v. L., Parigi 1779; id., Vie de Carle v. L., Parigi 1765, nuova ed. 1920; Ch. Oulmont, Amedée van L. peintre du roi de Prusse, in Gaz. des Beaux Arts (1912), II, pp. 139-50, 223-34; W. Heil, in Pantheon, I (1928), pp. 332-33 (su quadri di Louis-Michel V.).

Vedi anche
Louvre Palazzo residenziale dei re di Francia, a Parigi, e oggi sede di uno dei più importanti musei del mondo. Nato come castello, per il completamento della cinta muraria fatta costruire da Filippo Augusto (1165-1233) a difesa della riva destra della Senna, fu trasformato in residenza reale da Carlo V (1338-1380). ... Aix-en-Provence Città della Francia (138.800 ab. nel 2005), nel dipartimento Bouches du Rhone, in una fertile plaga della valle dell’Arc, dominata a E dalla montagna Sainte-Victoire. Mercato per gli oli, le conserve di frutta, il vino, inviati al vicino porto di Marsiglia. Industrie meccaniche (macchine agricole), chimiche ... Amsterdam Città dei Paesi Bassi (747.584 ab. nel 2008; 1.028.603 ab., considerando l’intera agglomerazione urbana), nella provincia dell’Olanda Settentrionale, situata sull’estremo tronco del fiume Amstel canalizzato. È capitale dei Paesi Bassi (l’Aia è la sede del governo e dei sovrani).  ● Parte integrante della ... Versailles Città della Francia settentrionale (86.969 ab. nel 2001), capoluogo del dipartimento di Yvelines. Si estende 15 km a O-SO del centro di Parigi, della cui agglomerazione fa parte. ● Si sviluppò dalla fine del 17° sec. come residenza reale, dopo che il 7 maggio 1682 Luigi XIV vi ebbe fissato la sede della ...
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