Poeta romeno (Pârscov, Buzău, 1884 - Bucarest 1963). Le sue prime raccolte di versi sono tradizionali, di ispirazione rurale (Poezii, 1916; Din tara zimbrului "Dal paese dell'uro", 1918). Più personale il volume Pârgă ("Primizia", 1921) che ammoderna e approfondisce il genere bucolico. In Poeme cu îngeri ("Poemi con angeli", 1927), che rivela l'influsso dell'espressionismo di R. M. Rilke, la sostanza religiosa si traduce in visione plastica, acquistando nel contempo dimensioni più umane. Le ulteriori raccolte di versi (Destin, 1933; Urcus "Ascesa", 1937; Întrezăriri "Presentimenti", 1939) esprimono lo stesso mondo sentimentale, fatto di nostalgie paesane e folcloriche e di pacate evocazioni. La sua lirica è caratterizzata da intense metafore e da numerosi apporti dialettali. Autore dei drammi Fata ursului ("La figlia dell'orso", 1930) e Umbra ("L'ombra", 1935), ha lasciato anche un romanzo e varie novelle inedite. Postumi sono Ultimele sonete închipuite ale lui W. Shakespeare in traducere imaginară ("Gli ultimi sonetti di W. S. in traduzione immaginaria", 1964), nei quali lo scrittore inglese è appena il pretesto per una lirica d'amore, insolita in Voiculescu.