DIFETTIVI, VERBI
I verbi difettivi sono verbi che mancano di alcuni tempi, modi e persone verbali.
Quelli ancora in uso nell’italiano contemporaneo, soprattutto scritto e di registro alto, sono ormai pochi.
• Addirsi nelle forme si addice, si addicono; si addiceva, si addicevano; si addica, si addicano; si addicesse, si addicessero, e nel participio passato sostantivato addetto
un linguaggio che non si addice al suo ruolo, gli addetti alla sicurezza
• Aggradare nella forma del presente indicativo aggrada, spesso in senso ironico
fate pure come vi aggrada (= come più vi piace)
• Fallare nel participio passato fallato
un vaso fallato (= difettoso)
• Fèrvere nelle forme ferve, fervono; ferveva, fervevano; fervente, spesso in espressioni cristallizzate
fervono i preparativi, un fervente cattolico
• Ostare è rimasto nell’espressione burocratica nulla osta ‘niente si oppone, è contrario’, nella forma sostantivata nulla osta (o nullaosta), nella preposizione e congiunzione concessiva nonostante (in origine non + il participio presente ostante)
se nulla osta al provvedimento, concedere il nullaosta, nonostante le difficoltà, ce l’abbiamo fatta
• Secèrnere nelle forme secerne, secernono, ma soprattutto nel participio presente secernente, nel participio passato secreto (anche sostantivato), nel gerundio secernendo
il nostro corpo secerne sudore, quel liquido viene secreto da un organo particolare
• Solére nelle forme suole, soleva, ma soprattutto solito nell’espressione essere solito
come si suol dire, sono solito mangiare alle otto
• I verbi prùdere, ùrgere, vèrtere, vìgere presentano la 3a persona singolare e plurale dei tempi semplici (indicativo presente, imperfetto, futuro; congiuntivo presente, imperfetto; condizionale presente; participio presente; gerundio presente), ma mancano del participio passato, dunque non hanno i tempi composti.
• Alcuni verbi come competere, concernere, convergere, dirimere, discernere, esimere, incombere, inerire, soccombere, splendere, transigere non hanno il participio passato, quindi non possono formare i tempi composti.
• Tàngere ‘toccare’ e delìnquere ‘commettere un delitto’, si usano ancora oggi nelle forme del participio presente tangente, delinquente, usato in funzione di aggettivo o di sostantivo
retta tangente, partire per la tangente, un feroce delinquente
• Consùmere ‘consumare, distruggere’ presenta il participio passato consunto, di uso letterario
Un povero consunto vestitino di casa (I. Svevo, La coscienza di Zeno).
Si tratta per lo più di verbi ➔impersonali e di uso ormai antiquato come ire, gire ‘andare’; licére ‘essere lecito’; mólcere ‘addolcire’; récere ‘vomitare’; redire, rièdere ‘tornare’; calére ‘importare’; lùcere ‘splendere’; prostèrnere ‘gettare a terra’, e così via.