vertigine In medicina, disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale, consistente nella sensazione di spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo. Spesso concomitano nausea e vomito. A seconda che siano accompagnate dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo o che tale fenomeno manchi, le v. sono distinte in oggettive e soggettive. La v. soggettiva costituisce l’elemento fondamentale di una sindrome legata a una transitoria sofferenza labirintica (sindrome di Menière), ma può essere presente in differenti condizioni morbose (tappo di cerume, lesioni dell’apparato o dei nuclei vestibolari, ipertensione endocranica, turbamenti dell’emodinamica cerebrale, stati tossici ecc.). Infine, così come succede nelle chinetosi, può non avere significato propriamente patologico. La cura è diversa a seconda della causa.