Libraio (Bisticci, Rignano sull'Arno, fine del 1422 o inizio del 1423 - Antella 1498). Di famiglia modesta, aprì a Firenze un'officina libraria che divenne assai nota: essa rifornì di nitidi anche se non sempre corretti manoscritti signori e famiglie illustri (i Medici, gli Estensi, gli Sforza, i Montefeltro, gli Aragonesi, gli Acciaiuoli, ecc.), biblioteche italiane e straniere. La bottega di V. fu il ritrovo del mondo letterario dal 1440 al 1480. Intorno a quest'ultima data, sia a causa dell'invenzione della stampa, sia per il declino del mecenatismo, V. cessò la sua attività e si ritirò nel suo podere dell'Antella. Qui scrisse le Vite dei personaggi che aveva conosciuto, direttamente o indirettamente, notevoli per valore documentario e immediatezza di rappresentazione. Oltre alle Vite ha lasciato opere manoscritte e un epistolario.