CRISAFULLI, Vezio
Giurista, nato a Genova il 9 settembre 1910. Magistrato dal 1933 al 1939, da quell'anno professore di diritto costituzionale nelle università di Urbino, Trieste, Padova e Roma. Giudice della Corte costituzionale dal 1968 al 1977.
Dopo un primo contatto con la filosofia del diritto (Sulla teoria della norma giuridica, Roma 1935), il pensiero di C. si è venuto formando nel movimento dei giuristi italiani che facevano capo alla concezione istituzionale del diritto di Santi Romano; e ciò gli ha consentito, nell'ulteriore impatto con la varia e complessa realtà politico-istituzionale, di passare, con maggiore profondità e con un più maturo senso critico dei problemi, allo studio delle diverse tematiche relative al governo (Per una teoria giuridica dell'indirizzo politico, in Studi Urbinati, 1939, pp. 53-172), al Parlamento (La sovranità popolare nella Costituzione italiana, in Scritti in memoria di V.E. Orlando, Padova 1957, vol. I, pp. 407-63; Aspetti problematici del sistema parlamentare vigente in Italia, in Studi in onore di E. Crosa, Milano 1960, vol. I, pp. 595-656), alla rappresentanza politica (I partiti nella Costituzione, in Studi per il XX anniversario dell'Assemblea costituente, Firenze 1969, vol. II, pp. 105-43; Partiti, parlamento, governo, in La funzionalità dei partiti nello stato democratico, Atti del I Congresso nazionale di Dottrina dello stato, Milano 1967, pp. 93-119) e alla Corte costituzionale (La Corte costituzionale tra magistratura e parlamento, in Scritti giuridici in memoria di P. Calamandrei, Padova 1958, vol. IV, pp. 273-95; Le funzioni della Corte costituzionale nella dinamica del sistema: esperienze e prospettive, in Rivista di diritto processuale, 1966, p. 206-32; Le système de contrôle de la constitutionnalité des lois en Italie, in Revue du droit public et de la science politique en France et à l'Étranger, Parigi 1968, pp. 83-132).
La varietà e la molteplicità degl'interessi per la realtà politico-istituzionale e l'attenta e costante analisi del fenomeno della trasformazione del diritto in rapporto alle trasformazioni sociali non hanno mai fatto venir meno in C. la principale esigenza di isolare il momento giuridico normativo dalle transeunti manifestazioni positive, in una continua e vivissima tensione problematica (vanno ricordati, in tal senso, i numerosi contributi in materia di fonti del diritto e di princìpi generali: Per la determinazione del concetto dei principi generali del diritto, in Rivista internazionale di filosofia del diritto, 1941, pp. 41-63, 157-81, 230-64; La Corte costituzionale e le sue disposizioni di principio, Milano 1952; voce Atto normativo, in Enciclopedia del diritto, vol. IV, ivi 1959, pp. 238-60; Gerarchia e competenza nel sistema costituzionale delle fonti, in Studi in onore di G. Zanobini, ivi 1965, vol. III, pp. 171-208; voce Disposizione (e norma), in Enc. del diritto, vol. XIII, ivi 1964, pp. 195-209; voce Fonti del diritto (Diritto costituzionale), ibid., vol. XVII, ivi 1968, pp. 925-66; voce Costituzione, in Enc. del Novecento, vol. I, Roma 1975, pp. 1030-39). Autore di un corso di Lezioni di diritto costituzionale (ult. ed., vol. I, Padova 1970; vol. II, ivi 1976).