POSTUMIA, VIA
Ebbe questo nome una lunga via romana che univa il mare Tirreno, da Genova, col mare Adriatico, a Iulia Concordia. Non tutto il percorso, però, va ritenuto come opera del console P. Postumio Albino (147 a. C.), che ne è indicato come il costruttore: sembra infatti che egli abbia lastricato solo il tratto fra Dertona (Tortona) e Genova, in cui è stata rinvenuta un'iscrizione miliaria (Corpus Inscr. Lat., V, 8045) in posto, e l'altro, fra Cremona e le Alpi Giulie. Il percorso intermedio fra Tortona e Cremona è designato negli itinerarî col nome di Via Iulia Augusta, per cui va piuttosto riferito ad Augusto, quando eseguì il progetto di collegamento e di fortificazione delle città dell'Italia settentrionale. In ogni caso durante l'impero la via Postumia divenne una delle più importanti della valle padana, ed ancora oggi essa è in molti punti in efficienza, sebbene il livello sia stato rialzato e adattato alle moderne esigenze del traffico. Fra Genova e Dertona è ricordata una sola stazione: Libarna, distante 36 miglia dalla prima e 14 dalla seconda, nel punto dove la strada attraversava il fiume Scrivia. Dopo Dertona l'Itinerario di Antonino e la Tabula Peutingeriana ci dànno le seguenti stazioni: m. 12: Iria (Voghera); m. 16: Comillomagus (Broni); m. 25: Placentia; m. 22: Cremona; m. 22: Betriacum (Bedriaco); m. 40: Verona; m. 31: Vicetia; m. 33: Flumen Meduacus (Postioma); m. 20: opitergium (Oderzo); m. 20: Concordia. Da Concordia, con altre 50 miglia, si arrivava ad Aquileia.
Bibl.: C. I. L., vol. V, p. 827; E Desjardins, La table de Peutinger, Parigi 1869-76; K. Miller, Itineraria romana, Stoccarda 1916, p. 206 segg.