VIATICO (lat. viaticum "provvigioni per il viaggio")
Nel linguaggio ecclesiastico è così chiamata la comunione amministrata ai fedeli gravemente infermi, che si suppone non possano più comunicarsi prima di morire, per confortarli al passaggio all'altra vita. L'uso è antichissimo, e lo troviamo sanzionato nel can. 13 del concilio di Nicea (325). Risulta pure che già nel sec. V il viatico soleva portarsi solennemente in Roma; tale pompa divenne quasi universale dopo che Berengario di Tours (morto nel 1088) ebbe negato la presenza reale nell'Eucaristia. La legge vigente nella Chiesa (Cod. Iur. can., c. 847), quantunque preferisca il trasporto pubblico, non vieta che si faccia in privato per cause giuste e ragionevoli. Non è necessario che l'infermo che si comunica per viatico sia digiuno. Secondo la prassi odierna, la comunione si può ricevere anche ogni giorno durante il corso della malattia.